MACOMER. Si è svolto questo pomeriggio nella Stazione Ferroviaria di Macomer il Sit in organizzato dal gruppo politico Unidos per manifestare la contrarietà all'utilizzo della struttura dell'ex Carcere della Città come Centro di Accoglienza e per lanciare l'allarme rispetto alla smobilitazione dei presidi di Sicurezza nel territorio.
“C'è una pianificazione per trasformare le carceri sarde in centri per migranti – ha detto Mauro Pili nel corso del suo intervento – la strategia del Governo Nazionale è quella del mancato preavviso, perché siamo di fronte ad una situazione che vede da una parte l'arrivo della stagione estiva e si calcola che potrebbero arrivare dal Maghreb in Italia tra le 4 e le 5 mila persone al giorno, e dall'altra c'è l'Europa che sta chiudendo gli argini. Queste due equazioni fanno dire che la Sardegna è la soluzione ideale: vogliono fare della Sardegna un grande Campo di Isolamento.
Il progetto sul Carcere di Macomer sembra essersi stoppato perché il Prefetto avrebbe espresso parere contrario per l'idoneità della struttura, in quanto avrebbe bisogno di interventi troppo costosi per essere messa in condizioni ottimali: spero che il Ministero non imponga una forzatura su questo territorio. Occorre comunque tenere alta la guardia – ha concluso Pili - perché non si può pensare di inserire in una comunità centinaia e centinaia di migranti: significherebbe attivare lo scontro tra persone che hanno difficoltà a sopravvivere quotidianamente”.
E insiste Pili sulla questione della Sicurezza, che accomuna le due ragioni di fondo del Sit in: “da una parte smobilitano i presidi della Stato, dall'altra vengono incrementati i rischi e si crea tensione sociale”.
Ad intervenire subito dopo è Giovanni Cabras, della segreteria UIL Polizia di Nuoro, che ricorda che la chiusura dei presidi dello Stato non riguarda solo Macomer ( dove a breve potrebbe essere soppresso il Posto di Polizia Ferroviaria): “il progetto riguarda vari uffici della Provincia di Nuoro, quali il distaccamento di Orosei, di Ottana e di Fonni: la razionalizzazione toccherà vari uffici e caserme, ai quali si sottraggono uomini e risorse. Alla fine verranno fatti morire perché non potranno più garantire neanche i servizi minimi”.
Presenti al Sit in anche l'Assessore del Comune di Macomer Marco Gordini e il Consigliere di Maggioranza Giovanni Biccai, i quali evidentemente non sposano del tutto le posizioni espresse in questi giorni dal Sindaco Antonio Succu rispetto al tema Migranti.
Proprio al Consigliere Biccai abbiamo chiesto cosa sarebbe accaduto dentro la sua maggioranza che guida la città di Macomer se il Carcere fosse risultato idoneo per accogliere i Migranti: “noi abbiamo espresso la nostra contrarietà assoluta rispetto all'utilizzo del Carcere. Non siamo contrari all'accoglienza, a Macomer i migranti sono già arrivati e si sono integrati, ma l'accoglienza di persone libere in un carcere per me è un anacronismo: se davvero dobbiamo essere accondiscendenti rispetto ad un potere, lo possiamo essere solo se l'accoglienza viene fatta nelle sedi opportune. Mettere in carcere delle persone libere è una proposta disumana. Qui c'è un piano: volevano fare dell'ex carcere di Macomer un centro di smistamento, e questo non è di certo un progetto per l'accoglienza”.
Nel Comunicato Stampa della UIL Polizia Sardegna, la cui rappresentanza era appunto presente oggi a Macomer, si legge: “Esigiamo risposte su ciò che dev'essere una politica di assistenza al nostro lavoro, con priorità per mezzi, strutture e uomini per poter esercitare con efficienza il nostro compito: rappresentare lo Stato nel territorio. La sicurezza è un investimento, non una spesa”.