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Accoglienza Migranti. Macomer aderisce alla ReCoSol. Stamattina incontro tra Unione Marghine e Rete Coop del Territorio: è partita la Pianificazione

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MACOMER. Mattinata intensa a Macomer sul fronte organizzativo dell'Accoglienza Migranti.

Si muovono infatti i primi passi utili in vista della pianificazione e predisposizione di progetti condivisi in grado di dare risposte adeguate al gigantesco tema del fenomeno migratorio, col quale tutti dovranno inevitabilmente fare i conti.

La Giunta Macomerese ha deliberato l'adesione alla Rete dei Comuni Solidali (ReCoSol), un circuito che promuove progetti di solidarietà internazionale e di sensibilizzazione sul territorio.

Nella stessa mattinata di oggi, nella sede dell'Unione dei Comuni del Marghine, si è tenuto un incontro tra i Sindaci e una rappresentanza delle cooperative e delle associazioni del territorio che operano in ambito sociale, le cui competenze saranno indispensabili nella predisposizione e nell'attuazione dei piani di accoglienza.

Un incontro nel quale si è discusso a lungo del tema e delle strategie da mettere in campo: l'obiettivo comune è quello di governare la situazione, proponendo progetti di micro-inclusione, studiati sul territorio ed organizzati in modo “intelligente”, per evitare l'arrivo in massa dei migranti, le decisioni calate dall'alto e l'accoglienza stile carceraria.

 

Non possiamo pensare ad una accoglienza fine a se stessa – ci dice Francesco Sanna, Presidente Confcooperative Nuoro-Ogliastra, presente anche lui all'incontro – dobbiamo lavorare a progetti di vera inclusione sociale: non possiamo rinchiudere le persone dentro le strutture, dobbiamo proporre un sistema alternativo, che può essere in linea con la Carta della Buona Accoglienza, sottoscritta a metà Maggio tra Ministero dell'Interno, Anci e Alleanza Cooperative Sociali”.

 

In sintesi, la Carta altro non è che una sorta di patto di responsabilità che pone 4 obiettivi fondamentali:

  • offrire misure mirate alla persona;

  • favorire l'integrazione puntando su piccoli numeri e diffusione nei territori;

  • garantire la titolarità pubblica degli interventi grazie al coordinamento con Prefetture e Comuni;

  • rendere di conseguenza l'inclusione sostenibile per le comunità locali, evitando tensioni e conflittualità.

 

Dalla riunione si è usciti con l'individuazione di un gruppo tecnico che avrà il compito di predisporre un progetto/protocollo che andrà poi sottoposto all'analisi del Prefetto.

Il Sindaco di Macomer e Presidente dell'Unione dei Comuni Antonio Succu è riuscito quindi in pochi giorni, grazie anche al mandato pieno datogli dal suo Consiglio la scorsa settimana, a dare un'accelerazione decisiva verso la costruzione di un sistema strutturato in grado di gestire “l'emergenza” in modo non solo “umano”, ma anche razionale.

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