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Inceneritore di Tossilo, il Consorzio si appella al Consiglio di Stato e i Comitati chiedono il sostegno dei Cittadini

a cura della Redazione
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MACOMER. Ancora una nuova puntata per l'articolata storia della costruzione del Nuovo Inceneritore di Tossilo: dopo la Senteza del TAR, che ne aveva clamorosamente bocciato la sua realizzazione con una corposa Sentenza alla quale vi rimandiamo, il Consorzio Industriale (in Liquidazione) di Macomer e la Regione Sardegna hanno deciso di appellarsi al Consiglio di Stato per tentare di capovolgere un verdetto che, di fatto, blocca un intervento che porterebbe alla costruzione a Macomer di un polo per la gestione dei Rifiuti dopo il sostanziale fallimento della precedente esperienza: una sorta di Tossilo 2.0. 

I Comitati schieratisi per il No si stanno così organizzando per affrontare l'ennesima battaglia legale e rivolgono un appello ai cittadini per una sottoscrizione che li aiuti a sostenerne i costi. Ecco il loro comunicato:

 Il Comitato non Bruciamoci il Futuro e l’Associazione Zero Waste Sardegna aprono una nuova sottoscrizione rivolta a tutti i cittadini per sostenere le spese dei ricorsi in appello al Consiglio di Stato, promossi dal Consorzio industriale in liquidazione di Tossilo e dalla Regione Sardegna.

Dopo la sentenza del TAR, che ha annullato tutti gli atti autorizzativi ed endoprocedimentali relativi alla realizzazione del nuovo inceneritore di Tossilo per illegittimità e irregolarità degli stessi, come da noi richiesto, il Consorzio Industriale e la Regione Sardegna hanno impugnato la sentenza del TAR promuovendo un ricorso al Consiglio di Stato.

Ci aspettavamo questo passaggio ma nonostante ciò ci stupisce ancora la posizione della Giunta regionale che difende ad oltranza un progetto sbagliato, costoso, antieconomico e inquinante, in contrasto anche con l’o.d.g. del Consiglio regionale votato a maggioranza il 13 maggio 2015.

Dobbiamo far valere le nostre motivazioni dinnanzi al Consiglio di Stato così come abbiamo fatto precedentemente rivolgendoci al TAR, anche per continuare a reclamare soluzioni alternative all’incenerimento dei rifiuti, peraltro già esistenti, e per rivendicare il diritto dei cittadini ad opporsi a progetti che incidono sulla loro salute, sulla salubrità del territorio e sullo sviluppo.

La prima udienza al Consiglio di Stato si terrà il 20 ottobre dove si deciderà sulla sospensiva della sentenza del TAR richiesta dal Consorzio e dalla Regione

Occorre il sostegno di tutti i cittadini per resistere ai ricorsi e poter chiudere una brutta pagina della politica locale e regionale sulla gestione dei rifiuti.

Per questo motivo chiediamo il Vostro contributo effettuando un versamento a favore del:

 

Comitato Non Bruciamoci il Futuro

Codice IBAN: IT14J0306967684510728723439

presso Gruppo Intesa San Paolo

specificando nella casuale:

"Contributo spese avverso ricorsi appello Consiglio di Stato su sentenza TAR Sardegna inceneritore Tossilo"

 

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