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"No alla soppressione delle scuole nel Marghine, difenderemo il futuro del territorio": l'intervento del Movimento Cristiano Forza Popolare

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Il progetto di dimensionamento della rete scolastica presentato nei giorni scorsi a Nuoro dall’Ufficio Scolastico provinciale ad amministratori e dirigenti scolastici è privo di una ratio che tenga conto delle reali esigenze del territorio nuorese e che significa la chiusura delle scuole nei piccoli centri dell’interno. Tali scelte, frutto di normative nazionali forse adatte per realtà metropolitane ma assolutamente non compatibili e adeguate per il nostro territorio, sono inaccettabili e occorre massimo sforzo da parte di tutti al fine di salvaguardare e difendere ogni presidio scolastico di Macomer e del Marghine.

È impensabile accettare supinamente scelte sbagliate e deleterie in un territorio come il nostro, che soffre già di pesanti problemi legati alla viabilità e ai trasporti, che soffre di un alto tasso di dispersione scolastica e l’assenza, fatte salve realta di eccellenza da valorizzare come la Fondazione Its Amaldi, di un progetto realistico e concreto che leghi l’offerta formativa delle scuole pubbliche ai reali bisogni del territorio.

Il rischio di chiusura di istituti storici come il liceo Galilei o le scuole di Bolotana, Lei, Bortigali e Sindia è frutto dell’assenza e del silenzio della Politica regionale in materia, laddove altre regioni hanno invece fatto ricorso, vincendolo, contro la norma nazionale, rivendicando i diritto delle Regioni di legiferare in materia di  definizione delle reti scolastiche regionali proprio sulla base delle esigenze dei territori.

In ogni caso oggi serve il massimo sforzo di tutti gli attori istituzionali del territorio per difendere e salvaguardare le realtà scolastiche locali e fermare con decisione scelte sbagliate che avranno come conseguenza l’aumento del pendolarismo studentesco verso poli scolastici urbani e periferici, con il conseguente spopolamento e le ulteriori ricadute economiche negative sulle zone interne già depresse.

Governo e Regione non possono chiedere il supporto e la collaborazione del nostro territorio e di chi ci vive solo per l'accoglienza dei migranti. E' questo il futuro che si immagina per il Marghine?

Vogliamo una politica efficace che tuteli il nostro territorio, che contempli un’offerta formativa scolastica che tenga conto delle reali esigenze del territorio del Marghine, come peraltro stabilito anche dalla riforma scolastica, che tenga aperte le scuole invece di chiuderle e che non costringa le famiglie, già investite dall’assenza del lavoro e di politiche a suo sostegno, a fare ancora sacrifici per garantire ai propri figli il diritto di studiare e di costruirsi un futuro.

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