MACOMER. Firmato ieri mattina nell'Aula Consiliare l'accordo tra la Regione, i Comuni di comuni di Bosa, Birori, Borore, Flussio, Macomer, Ottana, Silanus, Sindia, Siniscola, Suni e Tinnura e i Sindacati per mettere in sicurezza 22 ex lavoratori della Legler.
Grazie all'accordo, i lavoratori potranno essere impiegati per 2 anni presso i Comuni firmatari in modo tale da raggiungere i requisiti pensionistici.
Le amministrazioni comunali promuoveranno progetti di valenza sociale che potranno riguardare numerosi ambiti :
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educazione e istruzione, con particolare riguardo al contrasto alla dispersione scolastica;
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accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili;
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Assistenza sanitaria e socio sanitaria;
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Accompagnamento e assistenza sociale;
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Cultura, turismo e ricreazione; Inclusione sociale e pari opportunità;
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Promozione della cittadinanza attiva e partecipata;
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Protezione civile;
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Protezione dell'ambiente;
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Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.
La Regione, attraverso l’Aspal, interviene finanziariamente con una quota di 27 mila euro annui per lavoratore, sufficiente a garantire una retribuzione minima per lavoratore di 700 euro netti per 20 ore di lavoro settimanali. I Comuni potranno integrare l’orario di impiego dei lavoratori, e la conseguente retribuzione, con risorse proprie. L’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro avrà il compito di soggetto attuatore.