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Macomer. Discarica di Bombe a Mano a S'Ena Ruggia: per Michele Piras le risposte del Ministero dell'Interno sono elusive

di Michele Piras

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"Si è svolta stamane in Commissione Difesa la discussione sulla mia seconda interrogazione (la prima venne discussa a settembre del 2015 alla presenza del sottosegretario Domenico Rossi) sul caso della discarica di bombe a mano nell'area del poligono di S'Ena Ruggia, depositata a seguito delle notizie emerse - da fonte militare - circa la presenza oltre soglia di agenti inquinanti, per chiedere notizie sul punto (natura e provenienza delle sostanze rilevate), la immediata bonifica delle aree interessate e il risarcimento per il territorio.

La risposta è stata solo parzialmente soddisfacente e in larga parte - come spesso capita quando si ha a che fare con il Ministero della Difesa - elusiva.

1. È stata data rassicurazione circa la insussistenza di un rischio per la contaminazione del territorio, delle acque di falda, dei terreni e quindi della catena alimentare.

2. Viene comunicato che il piano di caratterizzazione delle aree individuate (procedura propedeutica alla bonifica) è stato approvato a settembre in sede di Conferenza dei servizi.

3. Non ci viene comunicata la natura delle sostanze rilevate, pur essendo confermata la presenza di un generico rischio oltre soglia in due punti sui 19 analizzati.

4. Viene categoricamente negata la sussistenza dei requisiti per azioni risarcitorie.

In sede di replica alla risposta del sottosegretario Gioacchino Alfano ho segnalato la mia insoddisfazione, sottolineando sia la consueta evasività delle risposte quando la superficialità con la quale vengono - ancora oggi - trattate queste vicende dal Ministero, che sistematicamente si pone in posizione difensiva rispetto alle responsabilità delle Forze Armate invece che a difesa dei diritti e degli interessi delle comunità locali.

La discarica scoperta nell'area del poligono non può essere derubricata a fatto marginale o di scarso interesse. È stata commessa una palese violazione e si è colpevolmente lasciato che la popolazione corresse dei rischi. Credo si dovrà vigilare di più, tenere alta l'attenzione affinché non accada mai più ciò che troppo spesso, in una molteplicità di casi diffusi in tutto il territorio regionale e nazionale, accade".

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