MACOMER. È un'ordinanza articolata quella emessa dal Comune di Macomer a seguito della comunicazione del dipartimento di prevenzione del Servizio Veterinario di Sanità Animale che, nei giorni scorsi, ha riscontrato la positività al virus West Nile Disease (nota comunemente come Febbre del Nilo) su una cornacchia grigia trovata deceduta presso il cortile del poliambulatorio in località Nuraghe Ruiu di Macomer.
I divieti per far fronte alla presenza invasiva delle zanzare, vettori del virus, coinvolgono tutti i privati cittadini, ma anche le attività artigianali, industriali, agricole e persino il Cimitero Comunale.
A tutti si chiede di adottare dei comportamenti in grado di non attirare gli insetti: evitare quindi l'abbandono, definitivo e temporaneo, di contenitori di qualsiasi genere (dai sottovasi ai secchi) nei quali si possa raccogliere l'acqua piovana sia negli spazi pubblici che in quelli privati, come balconi e terrazzi.
In caso di presenza di contenitori atti al raccoglimento di acque da innaffiamento o piovane, la prescrizione è quella di procedere allo svuotamento oppure, in alternativa, alla chiusura degli stessi con rete zanzariera o tramite coperchio.
Ancora, l'ordinanza prescrive il trattamento dell'acqua presente in tombini, griglie di scarico e pozzetti di raccolta delle proprietà private utilizzando prodotti di efficacia larvicida oppure, anche in questo caso, sigillandoli. Prescrive la pulizia dei cortili e gli spazi verdi, che devono essere liberati da sterpaglie e rifiuti vari per evitare il ristagno delle acque meteoriche.
L'indicazione è anche quella di svuotare le fontane e le piscine non in esercizio o eseguire trattamenti adeguati.
Ai frequentatori dei cimiteri comunali l'invito a sostituire l'acqua dei contenitori dei fiori almeno con frequenza settimanale.
Alle attività imprenditoriali che possono accumulare materiali all'esterno in spazi aperti, il provvedimento chiede l'utilizzo di teli impermeabili o, in caso di non adempimento, la disinfestazione da praticare entro 5 giorni dall'avvenuta precipitazione. Stessa misura per i cantieri che eseguono lavori all'aperto.
Ai conduttori di orti, serre e alle aziende agricole si chiede particolare attenzione alle procedure di innaffiamento, sempre in maniera da evitare l'accumulo e il ristagno dell'acqua.
Insomma, la linea dettata è quella di mettere in atto procedure in grado di evitare la formazione e la proliferazione di focolai larvali.
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