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Taglio del contributo Imu-Tasi ai Comuni, Antonio Succu replica al Parlamentare 5S Manca: "sottovaluta l'impatto dei tagli sui Comuni"

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MACOMER. Non sembra stemperarsi la polemica tra il Comune di Macomer e il Parlamentare del Movimento 5 Stelle Alberto Manca sulla questione dei tagli ai contributi compensativi riconosciuti ai Comuni italiani a fronte del minor gettito fiscale dovuto alla sostituzione dell'IMU sulla prima casa con la TASI su tutti gli immobili. 

Dopo la risposta del Deputato sardo Manca, arriva la replica del Sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu, che ribadisce ciò che il suo Comune ha denunciato Sabato nel corso di una apposita conferenza stampa, ossia che Macomer subirà un taglio corposo che mette in difficoltà l'equilibrio del Bilancio e quindi l'erogazione dei servizi ai cittadini. 

Di seguito, integralmente, la nota stampa a firma del Sindaco Antonio Succu: 

"Mi dispiace aver scomodato un così alto rappresentante delle istituzioni e di averlo pure notevolmente irritato da quanto si deduce dal suo comunicato stampa.

Non si spiega altrimenti la  reazione offensiva verso un povero Sindaco di campagna che è solo contrariato per il trattamento iniquo che il Governo giallo verde ha riservato ai suoi cittadini, di cui l'onorevole Manca è il portavoce.

Innanzitutto, mi scuso per non essere allineato con il pensiero unico dominante, ma preferisco pensare con la mia testa, anche a rischio di sbagliare come può capitare ad ogni umano.

Dunque l'onorevole offende la mia dignità e la sua intelligenza quando dice "...dover assistere a tali attacchi al nostro operato, evidentemente eseguiti sotto dettatura del leader del Partito dei Sardi", ma nonostante queste brutte parole, vorrei essere comprensivo nei suoi confronti, perché magari pensa che tutti i partiti siano come 5 stelle, dove chi dissente è oggetto di purga e i parlamentari sardi purgati sono già un paio.

Rassicuro l'onorevole: nel Partito dei Sardi ogni testa è un voto e la regola si chiama confronto e democrazia, non purga.

In quanto al richiamo dell'Onorevole Deputato sull'approfondimento delle carte e sul "sano esercizio di onestà intellettuale", mi preme sottolineare qualche aspetto sostanziale.

Premesso che non conosco il curriculum di amministratore pubblico del deputato Manca, però mi preoccupa il fatto che un così alto rappresentante  delle istituzioni sottovaluti l'impatto negativo sui Comuni derivante dalla manovra, a causa dell’obbligo di implementazione del fondo crediti dubbia esigibilità, della conferma dei tagli imposti dal decreto legge n.66 del 2014,  del taglio del finanziamento compensativo Imu Tasi rispetto al 2018 per 1800 comuni del 60% con divieto di utilizzo del restante 40% per spesa corrente.

In sintesi, come conseguenza della manovra, il Comune di Macomer dovrà comunque apportare correttivi allo schema di bilancio già approvato lo scorso dicembre in giunta per far fronte ai minori introiti in spesa corrente, con negative conseguenze su decoro urbano, verde pubblico, servizi sociali, sport, cultura, manifestazioni, turismo, istruzione, politiche giovanili, assistenza agli anziani.

Non posso sapere se tutto questo è sfuggito all'onorevole Manca o se gli è stato dettato dal suo partito, magari con un voto di fiducia. Non lo so e non mi interessa. Prendo solamente atto del risultato.

Avrei preferito che l'onorevole avesse preso in considerazione il nostro grido di dolore per apportare qualche correttivo, anziché difendere il reddito di cittadinanza per i campani, visto che la Sardegna sul sociale non stava aspettando il governo giallo verde, con il Reis che si somma al Rei nazionale, con Lavoras, con le nostre borse lavoro e con quanto già facevano i Comuni,come quello che amministro, per i poveri, che certamente non basta ma che si dovrebbe affrontare con politiche di sviluppo e non con ulteriore assistenzialismo.

Caro onorevole, mi dispiace fare guerre fra Sardi, avremmo invece tanto bisogno di unità, ma tagliare i servizi ai cittadini o aumentare le tasse nelle aree interne come la nostra significa una sola cosa: spopolamento, e non possiamo accettarlo, perché amiamo troppo la nostra Terra".

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