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Bolotana e la misteriosa chiusura dell'Ecocentro Comunale

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BOLOTANA. L'Ecocentro Comunale Tuvu Nuvole di Bolotana è chiuso: ne avevamo dato notizia nei giorni scorsi dopo aver ricevuto l'imbufalita segnalazione di un utente, costretto a riportarsi a casa il suo carico di rifiuti differenziati.

Non essendovi alcuna comunicazione istituzionale nel merito, abbiamo cercato di capire cosa sia accaduto e le ragioni dell'interruzione di questo importante servizio a disposizione dei cittadini.

Ciò che poteva sembrare un compito semplice, in realtà si è rivelato decisamente complicato.

La questione di fondo sarebbe questa, seppur non confermata da nessuna delle due parti in causa (cioè la ditta che gestisce l'impianto e il Comune di Bolotana): l'impianto, dopo un recente aggiornamento della normativa in materia, non avrebbe tutte le carte in regola per proseguire l'attività e, presumibilmente, avrebbe necessità di interventi per la messa a norma. A chi compete la realizzazione degli interventi - e dunque il relativo carico di spesa - potrebbe essere quindi l'oggetto del contendere.

Sul fronte dell'Ente Comunale, dopo diversi tentativi andati a vuoto, siamo riusciti a parlare con il responsabile del servizio, l'Architetto Giuseppe Sanna, che ha tentato di fornirci qualche informazione.

Secondo il tecnico del Comune di Bolotana, la società che gestisce il servizio, cioè la Ciclat Ambiente, ha richiesto al Comune tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni per la gestione dell'impianto. L'ente avrebbe fornito tutti gli atti in suo possesso ma, non essendo la struttura di proprietà comunale, il quadro emerso non sarebbe risultato completo e per questa ragione la società avrebbe deciso di chiudere l'Ecocentro Comunale.

In sostanza, secondo l'architetto del Comune, la chiusura è dovuta ad una verifica ancora in corso di tutte le condizioni autorizzative per la gestione dell'impianto.

A specifica domanda, l'Architetto ci ha risposto che la chiusura non riguarda una questione di ammodernamento dell'impianto.

Chi è il proprietario della struttura in località Tuvu Nuvole?

A rispondere è lo stesso Architetto, che ci dice che appartiene al Consorzio Industriale di Tossilo, il quale dovrebbe avere la restante documentazione richiesta dalla Ciclat.

Abbiamo dunque contattato il Consorzio di Tossilo, che ci ha spiegato che l'impianto è sì di proprietà del Consorzio, ma dal 2006 è stato ceduto gratuitamente in comodato d'uso al Comune di Bolotana per consentire l'apertura dell'Ecocentro Comunale e che quindi, per semplificare, le procedure autorizzative non sono in capo al Consorzio, ma al Comune di Bolotana.

Un'informazione che abbiamo potuto verificare, perché ci è stato fornito il relativo documento: in sintesi, nel 2006 il Consorzio ha ceduto in comodato d'uso gratuito per 20 anni l'impianto al Comune di Bolotana proprio per consentire all'ente di dotarsi di un Ecocentro Comunale.

Nel contratto di comodato è tra l'altro espressamente riportato che “tutte le spese necessarie per le esigenze funzionali e di gestione della stazione” sono a carico del Comodatario, cioè del Comune di Bolotana.

L'ecocentro del Comune di Bolotana è stato poi aperto nel 2009.

Il Consorzio Industriale non sembra dunque essere soggetto direttamente chiamato in causa in questa vicenda.

Per comprendere le ragioni della chiusura abbiamo dunque cercato di parlare con la società che ha in capo la gestione, la Ciclat Ambiente di Ravenna. Per tre giorni consecutivi abbiamo cercato di contattare la società cooperativa che gestisce anche il servizio di Raccolta Differenziata, ma senza risultati di rilievo.

Rivolgendoci alla sede centrale di Ravenna, abbiamo anche inviato una comunicazione via mail contenente alcune domande relative alla chiusura della struttura, ma non abbiamo ricevuto risposta.

Ufficiosamente ci è stato riferito che per il momento la Ciclat preferisce non rilasciare dichiarazioni in merito all'Ecocentro di Bolotana.

Quale sia la ragione reale della chiusura dell'isola ecologica comunale resta dunque, almeno ufficialmente, avvolta nel mistero.

L'unico fatto incontrovertibile è che il servizio a disposizione dei cittadini offerto dall'Ecocentro, che fa parte del servizio più ampio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani pagato profumatamente dagli utenti con la TARI, è interrotto da circa un mese e resterà sospeso fino a nuovo ordine.

 

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