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Macomer. Chiusura degli uffici di Argea, la Giunta e il capogruppo Congiu scrivono all'Agenzia: "un danno per l'intero settore agricolo"

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Macomer. “Un'azione di smantellamento ingiustificata e incomprensibile per la quantità e la qualità del lavoro che il presidio garantisce sul territorio: siamo di fronte ad un tradimento istituzionale che vede mettere in essere un atteggiamento sleale non solo nei confronti di questa amministrazione, ma di un intero territorio e di un comparto fondamentale per il suo tessuto produttivo”: è questo il passaggio più duro della seconda lettera che il Comune di Macomer ha inviato all'agenzia regionale Argea e, per conoscenza, al neo Presidente regionale Crhistian Solinas, per esprimere tutta la sua contrarietà alla decisione di chiudere gli uffici Argea siti in Corso Umberto.

Non solo, perché anche il capogruppo di maggioranza in Consiglio Gianfranco Congiu ha rincarato la dose, scrivendo direttamente al direttore generale Gianni Ibba e mettendo in evidenza tutta la contraddittorietà della scelta di smantellare la sede di Macomer.

La Giunta comunale ha voluto liberare il campo facendo venir meno la ragione principale che sarebbe alla base della scelta di Argea di chiudere i propri uffici a Macomer, ossia il non più sostenibile costo dell'affitto dei locali. Lo ha fatto allegando alla lettera due documenti datati rispettivamente 20 e 31 marzo 2015 che certificano la disponibilità espressa, già allora, dal Comune di Macomer di mettere a disposizione di Argea, a titolo gratuito, i locali della cosiddetta Cittadella amministrativa, ossia gli spazi all'interno dell'edificio dell'ex Tribunale nei quali oggi hanno sede diversi uffici per il disbrigo di pratiche. A quella disponibilità aveva allora risposto lo stesso direttore generale Ibba, il quale aveva accolto favorevolmente la proposta del Comune. In sostanza, riproponendo negli stessi termini la disponibilità a cedere a titolo gratuito i locali, la Giunta chiede che la decisione di smantellare il presidio venga ridiscussa.

La chiusura del Sut Marghine di Macomer costituisce un danno per l'intero sistema agrozootecnico del Marghine – ha scritto, a titolo di capogruppo, nella terza lettera inviata all'Agenzia Gianfranco Congiu - dal momento che esso ha rappresentato un punto informativo e di riferimento per centinaia di aziende su temi rilevantissimi. Il servizio, piuttosto che chiuso, andrebbe invece potenziato, visto che 4 addetti sono assolutamente insufficienti in rapporto al numero delle aziende agricole servite - circa 1.200 con un monte di domande di oltre 3.000 annue. Mi risulta – ha aggiunto - che a breve verrà pubblicato un bando per la mobilità interna del personale e la chiusura dello Sportello al 1° aprile impedirà, di fatto, quel potenziamento da tutti auspicato”.

Non solo, perché l'ex consigliere regionale macomerese ha posto anche l'accento sul fatto che “è alle battute finali la procedura per il riconoscimento, da parte del Ministero per le Politiche Agricole, della funzione importantissima di Ente Pagatore dei Fondi agricoli comunitari Feasr e Feaga in capo ad ARGEA” e, ancora, che il trasferimento degli uffici farebbe saltare il progetto  di  condivisione degli spazi con Laore, “rispetto al quale – ha sottolineato Congiu - proprio recentemente vi è stata  una ripresa delle interlocuzioni”.

Il tempo a disposizione per tentare di modificare la decisione è strettissimo: gli uffici dovrebbero infatti chiudere a fine Marzo.

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