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Autonomia Sovranità Indipendenza. Per construire una nuova Idea di Sardegna

La tavolo rotonda è promossa dall'associazione Nino Carrus e si terrà a Borore il 27 giugno

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BORORE. "Autonomia Sovranità Indipendenza – Per costruire una nuova Idea di Sardegna" è il tema della Tavola rotonda che l'Associazione Nino Carrus organizza per Venerdì 27 Giugno 2014, alle ore 18,00, presso la sala convegni del Museo del Pane di Borore, a cui partecipanno: Gianmario Demuro (Assessore regionale agli Affari generali e Riforme), Pietrino Soddu (Già Presidente della Regione Sardegna), Franciscu Sedda (Fondatore e Segretario del "Partito dei Sardi") e Michele Piras (Deputato Sel). Coordinerà Daniela Forma (Consigliere regionale). Introdurranno per la presentazione e saluti: Fausto Mura (Presidente Associazione Nino Carrus) e Tore Ghisu (Sindaco di Borore).

 

Il Tema della tavola rotonda è sicuramente interessante e molto attuale perché riferito ai contenuti delle annunciate riforme che dovrebbero essere approvate durante questa legislatura e riguardano le grandi problematiche dell'autonomia, della sovranità della Sardegna e della riforma della Regione. Ecco la nuova e vera questione sarda: come ridefinire i confini dell'autonomia e della sovranità in Sardegna. Come ridisegnare una nuova idea di Sardegna. I partecipanti alla tavola rotonda sono tutti di grande spessore culturale e politico e saranno soggetti protagonisti, con diversi ruoli, della nuova stagione di riforme. Questa perlomeno è la nostra attesa, ma è anche l'attesa dei tanti sardi interessati a cambiare un sistema autonomistico che ha concluso ormai il suo percorso. E' l'attesa di tanti sardi interessati a cambiare una macchina regionale che appare ormai sempre più vecchia e arrugginita, nei suoi poteri e nelle sue strutture istituzionali e operative. La tavola rotonda e i partecipanti debbono dare risposta ad alcuni importanti e fondamentali quesiti:

    Ha senso oggi parlare di Autonomia e di sovranità anzichè di lavoro, di ambiente, di trasporti , di energia ecc?
    Per il governo della Sardegna occorre più autonomia o più sovranità?
    E' realistico oggi parlare di Indipendenza?
    Di Stato nazione?
    Da anni si parla di un nuovo Statuto regionale. Quali debbono essere i contenuti principali e irrinunciabili?
    Chi deve approvare questo nuovo Statuto?
    Un'Assemblea Costituente eletta dal popolo sardo o il Consiglio regionale?
    La legge statutaria approvata dal Consiglio regionale nel 2009 ha ancora una sua validità? O in parte?
    Come deve essere riorganizzata la Regione, gli organismi intermedi e gli enti locali?
    Quali sono i limiti e i condizionamenti, politici e istituzionali, che possono imporre lo Stato e il Governo centrale di fronte a un quadro istituzionale di forte cambiamento?

Numerosi sono gli scritti e gli articoli di Nino Carrus, da Assessore regionale e da Deputato, sui temi dell'autonomia, della sovranità e della riforma della regione. E sa indicare e proporre sempre soluzioni e spunti che rimangono a distanza di tanti anni ancora validi, stimolanti, lungimiranti e quasi "rivoluzionari". Due sono gli scritti e gli interventi più significativi. Il primo ha come titolo "L'autonomia mancata" in cui Nino Carrus denuncia (siamo nel 1980) l'insufficienza degli strumenti autonomistici rispetto alla necessità di dominare la crisi economica e sociale; mette in rilievo una sorta di impotenza giuridica e istituzionale di fronte ai problemi della realtà regionale.

L'altro è un saggio pubblicato nel secondo numero della rivista "Ichnusa" del 1982 diretto da Antonio Pigliaru, dal titolo "Più potere all'autonomia: dalla Regione allo Stato federale". E' sicuramente l'intervento più importante e più conosciuto che affronta i temi della riforma della Regione, la revisione dello Statuto, e il pensiero federalista. Nino Carrus parla di sovranità autonomistica che si deve manifestare attraverso l'acquisizione di nuovi poteri e più diritti nel prelievo fiscale, nella distribuzione della ricchezza, nella destinazione della ricchezza sociale, nella politica creditizia e più in generale nel governo delle variabili che determinano lo sviluppo economico (trasporti, energia, scuola, ricerca, infrastrutture, uso della lingua sarda, uso dei mezzi di comunicazione ecc). Oggi Nino Carrus verrebbe probabilmente definito "un sovranista a tutto campo".

Sui partiti Nino scrive: "Vorrei accennare a un punto molto delicato nella prospettiva della costruzione del nuovo fondamento dell' "autonomia speciale" per la Sardegna: quello del ruolo dei partiti politici e della necessità di una riforma dei partiti perché siano sempre più autonomistici e autonomi. E' certamente importante riformare le Istituzioni.....ma è altrettanto importante pervenire ad una riforma dei partiti politici perchè siano non soltanto autonomisti ma anche e soprattutto autonomi". Autonomia dei poteri e autonomia politica, per Nino Carrus, si identificano, sono la stessa cosa. Siamo nel 1982.

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