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Il progetto di Clivati è l'ennesimo assalto dei coloni dell'energia

Intervento di A Manca pro s'Indipendentzia sul progetto di riconversione della centrale di Ottana

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A Manca pro s'Indipendentzia ribadisce la sua totale contrarietà al progetto sulla riconversione a carbone che il patron di Ottana Energia Clivati ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico nell'incontro che si è tenuto a Roma nei giorni scorsi.
Al seguito di Clivati a Roma erano presenti i rappresentanti dei sindacati confederali e di confidustria, pronti a svendere ancora una volta il già compromesso territorio della piana di Ottana per una manciata di posti di lavoro e molte illusioni. Esprimiamo preoccupazione sia per il piano industriale in termini occupazionali, sia per quello che riguarda l'impatto ambientale di una centrale a carbone, anche dati i disastri già provocati all’ambiente e all’economia agropastorale locale.
La nostra preoccupazione aumenta vista la noncuranza delle elementari norme di sicurezza e l'arroganza dimostrata da Clivati (unico indagato insieme ad un capoturno della sua azienda) nell'ultimo episodio di qualche mese fa, dove una fuoriscita di sostanze ancore ignote, andò a posarsi sul bestiame e sul terreno del territorio di Ottana e Noragugume con un notevole danno economico e di immagine per gli allevatori.
A Manca pro s’Indipendentzia vuole inoltre ribadire la sua vicinanza alle posizioni del sindaco di Ottana Giampaolo Marras, che ancora una volta ha disertato gli incontri in aperta polemica, pressochè solitaria, con il progetto di riconversione della centrale di Ottana, dimostrando di essere uno dei pochi amministratori locali che non vuole piegarsi agli assalti dei nuovi coloni dell'energia.
 

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