Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato degli ex Progetto Civico per Bolotana.
In riferimento ai vari comunicati stampa apparsi questi giorni nei quotidiani cartacei e online, ci sentiamo in dovere di rispondere alle tante mistificazioni, visto che colui che dovrebbe rappresentare la nostra lista in consiglio comunale latita da più di due anni e continua a non prendere in considerazione il nostro invito di immediate dimissioni; ormai abbiamo perso le speranze visto e considerato che il nostro "eroe" senza vergogna ha fatto il famoso salto della quaglia in modo definitivo.
In questi giorni stiamo assistendo al più becero e inopportuno terrorismo mediato che Bolotana abbia mai visto per difendere a tutti i costi la poltrona. Girano voci che divulgano notizie infondate e assolutamente false riguardo il possibile arrivo del commissario prefettizio: ricordiamo a quanti fanno finta di dimenticare, che Bolotana nel Marzo del 1998, dopo la caduta dell'allora giunta comunale, ha avuto un breve periodo di governo retto dal commissario prefettizio e certamente tutti, meno quelli in malafede, ricordano che non sono state soppresse ne feste, ne servizi, ne libertà e tantomeno la democrazia, come invece qualcuno cerca di far credere facendo leva sui giovani, che non possono ricordare, e sulla buona fede della popolazione bolotanese, che però stupida non è come certi ciarlatani credono.
Anzi, ricordiamo che quel periodo servì a svelenire gli animi e il clima politico e che qualche mese più tardi furono indette regolari e democratiche elezioni.
Non possiamo far finta di non notare che oltre "all'armata rossa", a cui abbiamo prontamente risposto nel precedente comunicato, si sono aggiunti i famosi "poteri forti" a difendere l'indifendibile: con nostro stupore abbiamo notato che i sindacati invece di difendere i lavoratori e i commercianti hanno preferito difendere la poltrona del primo cittadino.
Erano belli quei tempi in cui gli stessi scendevano in piazza, proclamavano scioperi per salvaguardare il diritto al lavoro. Oggi tutto è cambiato: evidentemente il Presidente del Consiglio nonché segretario nazionale del Pd Matteo Renzi ha ragione quando parla di sindacati come una casta che non tutela più i diritti dei lavoratori.
Si sono scomodati per salvaguardare la ormai famosa poltrona pure gli enti inutili (leggi Consorzio Industriale Sardegna Centrale) , che bene farebbe invece a controllare e salvaguardare i siti industriali lasciati in balia dei vandali e dell'incuria, invece di occuparsi della politica interna di Bolotana.
Ci chiediamo se i rappresentati del Consorzio hanno avuto modo di ascoltare pure la voce dei commercianti di Bolotana invece di basarsi solo ed esclusivamente su una sola versione dei fatti.
Proponiamo a tutti quelli difendono l'indifendibile e che ricoprono ruoli di notevole importanza, di rinunciare alle indennità di funzione e di costituire un fondo per raggiungere la cifra che dovrebbero pagare ingiustamente i commercianti di Bolotana e cittadini per gli errori dell'amministrazione comunale, e non certo di Pigliaru o Renzi come qualcuno dichiara dalla mattina alla sera.
Infatti guarda caso ne il Presidente della Regione ne quello del Consiglio e Segretario Nazionale del Pd sono stati scomodati.
Siamo sicuri che domenica mattina sua Santità Papa Francesco all'Angelus non si dimenticherà del suo omonimo bolotanese, visto e considerato che manca solo lui all'appello.
Bachisio Tanchis (ex sindaco di Bolotana ed ex candidato lista progetto civico per Bolotana)
Giorgio Gaias (ex candidato lista progetto civico per Bolotana)