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Bolotana. Il Consigliere Saba non indietreggia sull'Ente Foreste: "ho il diritto di porre quesiti"

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BOLOTANA. Pare non volersi attenuare la polemica bolotanese attorno alla questione Ente Foreste: dopo la lettera aperta degli operai di Bolotana, il Consigliere di Minoranza Armando Saba, che aveva pubblicamente chiesto spiegazioni sulla presenza di lavoratori non bolotanesi in servizio nell'ex caserma di Bardosu, ribatte ancora sul tema, evidentemente caldo, ricordando tra l'altro che a fronte di una concessione di 500 ettari, il Comune di Bolotana non ha ottenuto neanche un posto di lavoro.

"Non credo - scrive Saba in una nota - che il compito degli operai dell'Ente Foreste sia quello di intervenire sulla questione delle assunzioni, alla quale il sottoscritto non ha certo fatto cenno.

Va ricordato, a scanso di equivoci, che ognuno è chiamato a rispondere di ciò che le compete. Nel caso specifico, qualsiasi Consigliere Comunale può, nelle more del suo mandato, porre dei quesiti al proprio Sindaco, giusti o sbagliati che siano.

Entrando nel merito, ritengo che l'argomento non si possa liquidare con la difesa delle scelte dell'ente foreste sulle ragioni da voi esposte.

Ricordo che il Comune di BOLOTANA ha concesso cinquecento ettari senza avere avuto in cambio nessun posto di lavoro. (le stabilizzazioni non rientrano certo nella concessione fatta dal nostro Comune ma sono frutto di una delibera della GIUNTA REGIONALE) .

Ora, parlare di pianificazione e di diritti da parte dell'ente mi sembra alquanto eccessivo.

Con il dovuto rispetto per gli operai che ci lavorano, sono convinto che altrettanto rispetto debba essere dato ai tanti disoccupati che a loro tempo hanno creduto in questo progetto, che fino ad oggi non ha portato nessun risultato in termini occupazionali.
In futuro, se si dovessero verificare simili episodi, non esiteremo di far valere le nostre ragioni nelle sedi opportune, ognuno nel proprio ruolo". 

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