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L'Inceneritore che divide Maggioranza e Giunta , i Consiglieri giocherelloni e noi che guardiamo: cronaca di una seduta del Consiglio Regionale

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Ieri IlMarghine.net era in trasferta a Cagliari: con i ragazzi della 4 B SIA del S.Satta di Macomer, con i quali portiamo avanti il progetto IN-FORMARE, abbiamo assistito alla seduta del Consiglio Regionale della Sardegna.

Il tema dibattuto ci interessava da vicino perché riguarda il futuro del nostro territorio: la realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti a Tossilo, nella zona industriale di Macomer.

C'è sempre un po' di emozione la prima volta che si accede a spazi sconosciuti, e curiosità, tanta curiosità.

In Aula,  il Presidente Ganau apre i lavori, non trascurando di annotare la nostra presenza e di salutarci.

All'Ordine del Giorno la Mozione Crisponi, con la quale si chiede di rivedere un progetto, quello del nuovo impianto di Tossilo, “che nasce già vecchio”.

Prima di accedere all'Aula, siamo stati giustamente istruiti sul comportamento da tenere durante la seduta: divieto assoluto di utilizzare il telefonino, niente foto, niente chiacchiere, vietato anche fare cenni con la testa o usare il ventaglio. Permesso respirare, ma piano.

Iniziano gli interventi.

L'impressione sin da subito è che ognuno parli per se stesso: alcuni dei Consiglieri ( non tutti, ad onor del vero) sembrano non ascoltare affatto i contributi alla discussione, impegnatissimi a fare altro: chi parla al telefono, chi ci gioca, chi legge un libro, chi chiacchiera e ride incurante della discussione.

Un giovanissimo Consigliere, seduto nei banchi della maggioranza proprio sotto di noi, trascorre su Facebook l'intera ora e mezza di seduta alla quale abbiamo avuto l'onere di assistere.

Sarà che la politica è una cosa complessa e noi, cittadini mediamente ingenui e lontani dai luoghi del potere, non abbiamo le capacità per comprenderne le strategie di alto livello, ma ciò che vediamo, che dovrebbe essere l'esercizio reale della rappresentanza, ci lascia un po' perplessi.

Un comportamento che mal si concilia, tra l'altro, con l'impeccabile organizzazione del Palazzo così come con l'atteggiamento composto ed istituzionale dei suoi lavoratori.

Per entrare nel merito del tema trattato, a colpire sono le divergenze che emergono dagli interventi dei componenti della Maggioranza che sostiene il Governo Regionale: c'è chi sostiene che sia inutile la discussione stessa, visto che l'iter autorizzativo è praticamente concluso e chi caldeggia la necessità di due poli nei 2 grandi centri dell'Isola , Sassari e Cagliari.

C'è chi sostiene le posizioni della Giunta, l'importanza e la bontà dell'investimento nell'impianto di Tossilo e chi, attraverso l'analisi dei dati sulle tonnellate di rifiuti realmente conferite, evidenzia l'inutilità del nuovo forno da 60 mila tonnellate all'anno.

C'è chi chiede di ridiscutere tutto nella logica dell'incentivazione del percorso virtuoso del riciclo e chi individua il Piano Regionale dei Rifiuti come l'indispensabile strumento senza il quale non si può prendere nessuna decisione.

In Aula arriva anche Paolo Maninchedda, l'Assessore Macomerese ai Lavori Pubblici che segna la linea di continuità delle ultime 3 legislature.

Una maggioranza variegata, sfilacciata, che alla fine non voterà a favore della mozione Crisponi (Riformatori), ma presenterà e voterà un proprio ordine del giorno che impegna la Giunta Regionale ad effettuare campagne di monitoraggio sullo stato di salute della popolazione nell’area del Marghine e a dare corso in maniera celere all’aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti,  prima che sia presa qualsiasi decisione in merito al procedimento di Tossilo.

Questo non significa, ovviamente, che si spegne Tossilo: è solo una posizione politica della maggioranza in Consiglio, che stride, è evidente, con le intenzioni della Giunta guidata da Francesco Pigliaru.

La posizione del Consiglio non è vincolante e non equivale, per essere chiari, ad uno stop della procedura amministrativa: ricordiamo che per completare il quadro burocratico che darà il via al nuovo progetto manca solo l'AIA, (Autorizzazione Integrata Ambientale) della Provincia di Nuoro, attesa in tempi brevi.

Il Progetto del nuovo Inceneritore di Macomer potrebbe essere una questione ancora tutta aperta e tutta da discutere, volendo. 

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