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Macomer. Congiu vs Opposizioni: "Pur di criticare, sono disposti a tutto. Riccardo Uda rinuncia a dire che fu proprio lui l'artefice della ripartizione delle Premialità"

a cura della Redazione
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MACOMER. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota inviataci dal Consigliere Gianfranco Congiu in merito allo scontro politico consumatosi nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale sulla complessa questione delle Premialità concesse alla Ditta che gestisce la Raccolta Differenziata nel Comune di Macomer.

"Dispiace constatare che le forze di opposizione, pur di criticare, sono disposte a tutto, compreso il fatto di rinuciare a cogliere l'occasione per ricordare anche le cose  positive che qualcuno di loro aveva fatto. Emblematico è il caso della polemica innescata ad arte a proposito dei criteri di ripartizioni delle premialità. Emblematico è l'atteggiamento  prono e rinunciatario di Riccardo Uda   il quale, affidandosi al suo compagno di cordata Giuseppe Ledda nell'atto di accusa verso i criteri di premialità,  rinuncia a dire che fu proprio lui (Uda) l'artefice e il promotore apprezzato di quelle scelte. Egli, infatti, quando era sindaco nel 2011, affidò la stesura del bando e del capitolato in questione alla Soc. Corintea di Torino (ditta altamente specializzata) che propose un sistema di incentivi per stimolare il raggiungimento del 65%. Questi incentivi prevedevano la ripartizione delle eventuali premialità regionali in modo equo tra la popolazione e la società di gestione. Queste scelte proposte dalla Corintea agli amministratori del 2011 furono fate proprie anche dagli attuali amministratori. Quindi, qualora la città di Macomer dovesse finalmente dopo 30 anni entrare in premialità, il merito andrà ai cittadini, alla società di gestione e ovviamente agli amministratori, compresi quelli del 2011 che di quella scelta  furono gli ispiratori.
Questa la lettura asciutta e onesta dei criteri di ripartizione delle premialità.
La costante trasformazione che l'opposizione fa del merito altrui in demerito,   è un gioco subdolo ispirato al puro disfattismo che  va denunciato con forza poichè altrimenti si corre il rischio di disincentivare i cittadini e rendere più arduo lo sradicamento di quei comportamenti, come l'abbandono sconsiderato e incontrollato, che alimentano il degrado e il senso di incuria
".

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