MACOMER. Anche per il 2016 i contribuenti macomeresi dovranno pagare aliquote altissime dell’addizionale IRPEF, prossime al massimo dello 0.8 per mille consentito dalla legge, applicate per di più senza alcun criterio di progressività .
Infatti le aliquote deliberate dalla maggioranza, colpiscono con lo 0,67 per mille anche chi ha un reddito annuo inferiore ai 15.000 euro e che fino al 2013 pagava solo lo 0,20; per salire allo 0,70 per la fascia di reddito da 15.000 a 28.000 euro, assoggettata prima allo 0,25%; mentre lo scaglione tra 28.000 e 55.000 euro verserà lo 0,74 per mille rispetto allo 0,30 dovuto precedentemente e così via crescendo fino all’aliquota dello 0,80 sui redditi oltre i 75.000 euro, rispetto allo 0,50 versato nel 2013.
Una stangata che – come emerge dalle aliquote applicate – colpisce soprattutto i redditi più bassi che si vedono addirittura triplicata l’imposta rispetto a quanto versato fino al 2013, con un gettito annuo che passa da 297.000 a 776.000 euro.
All’origine di questa stangata c’è l’incompetenza della Giunta Succu che non è stata capace di dare attuazione alla delibera del Consiglio comunale n. 69 del 3.10.2013 – proposta dalla stessa Giunta ed approvata con voto unanime – con la quale si stabiliva che agli oneri per circa un milione di euro – derivanti dalle sentenze relative agli espropri attuati negli anni ’70 – ’80, si doveva far fronte con la contrazione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. La Giunta comunale non è stata in grado di perfezionare la pratica di mutuo entro il 31.12.2013, come previsto dalla normativa, per cui ha scelto di aumentare in modo sconsiderato l’addizionale IRPEF a partire dal 2014, costringendo i cittadini a sostenere in soli due anni un costo di un milione di euro che attraverso il mutuo poteva essere distribuito nell’arco di 25-30 anni.
Inoltre questa vicenda conferma la totale inaffidabilità della Giunta Succu: la maggiorazione delle aliquote IRPEF comporta, a partire dal 2014, un maggiore gettito annuale di 479.000 euro, per cui la copertura del costo di 1 milione di euro derivante dagli espropri è già stata assicurata dalle annualità 2014 e 2015. Ciò nonostante, la Giunta comunale e la maggioranza che la sostiene hanno deliberato di applicare le stesse aliquote maggiorate anche per il 2016 ed il bilancio pluriennale prevede che ciò avvenga anche negli anni 2017 e 2018.
Tutto ciò dimostra che gli impegni – ribaditi anche di recente dal Sindaco – di ridurre il peso dei tributi locali – sono solo aria fritta. Purtroppo si continua con una politica miope che sta spolpando i contribuenti e le attività economiche, favorendo lo spopolamento della Città .