Nel corso dell’Assemblea Provinciale del PD Nuorese del 15 Luglio si è consumato uno strano rito, purtroppo non estraneo alle consuetudini del PD locale, dove l’analisi del voto delle recenti Amministrative si è trasformata in una ghiotta occasione per risolvere problemi politici di natura diversa e ben più rilevante.
“All’indomani delle Elezioni del 5 Giugno – dichiara la Segretaria Provinciale Daniela Forma – ho rilevato come questa tornata elettorale si inserisse nella onda lunga di richiesta di cambiamento proveniente dall’elettore del centrosinistra e dal cittadino comune. Un cambiamento che risiede prioritariamente nel perseguimento dell’unità all’interno del Partito Democratico e all’interno della coalizione del centrosinistra. Ho quindi lanciato un appello perché tutti quanti ci sforzassimo di perseguire l’unità in maniera responsabile e di rendere quanto più accogliente e praticabile lo spazio politico del centrosinistra, proprio per evitare che tanti giovani competenti si mettessero invece a disposizione di esperienze puramente civiche se non antipolitiche o antipartitiche.
Avevo infatti rilevato – prosegue Daniela Forma – come uno degli elementi caratterizzanti di queste Amministrative fosse proprio una accentuata presa di distanza delle varie proposte amministrative dalle connotazioni partitiche.
La quasi totalità delle proposte in campo per le Amministrative 2016 nella Provincia di Nuoro, infatti, ha strenuamente difeso la propria connotazione civica e i Circoli del PD hanno rivendicato una certa autonomia, pur nella condivisione generale, rispetto alle scelte locali.
Ma ecco che nell’Assemblea Provinciale del Pd Nuorese del 15 Luglio va in scena un accurato e ben studiato canovaccio dove vengono attribuite alla Segreteria Provinciale le responsabilità delle scelte e degli esiti negativi delle recenti Amministrative. Tutto questo senza che sia stata ancora fatta una seria e attenta analisi del voto a livello locale in molti Circoli, da Siniscola ad Orani.
A richiedere con più enfasi un gesto di responsabilità politica corrispondente alle dimissioni della Segretaria Provinciale e dell’intera Segreteria sono due componenti della stessa: il Vice Segretario Tore Fenu e il Responsabile Organizzativo Giovanni Mura, i quali formalizzano le loro dimissioni che vengono prontamente accolte dalla Segretaria Provinciale Daniela Forma.
Il fatto politico dirimente rispetto al venir meno della fiducia politica nei confronti della Segretaria Provinciale da parte di chi l’aveva proposta nello scorso mese di Settembre è emerso a più riprese nel corso della discussione dell’Assemblea e non risiede certamente nella conduzione politica delle recenti Amministrative ma risale chiaramente al Referendum sulle Trivelle del 17 Aprile.
In quella occasione la Segretaria Provinciale è stata ampiamente criticata per essersi permessa di portare alla discussione della Direzione Provinciale un tema ritenuto scomodo per il Partito nazionale e che stava mettendo in difficoltà lo stesso Governo. Nell’Assemblea Provinciale del 15 Luglio – prosegue Daniela Forma – ho ribadito che su materie importanti per il nostro contesto regionale, quali quelle energetiche e ambientali, il partito deve potersi confrontare ed esprimere in piena libertà. Anzi, i rappresentanti del nostro territorio che hanno ruolo politico e istituzionale a livello nazionale dovrebbero farsi carico delle posizioni assunte dalla base piuttosto che cercare di imporre le posizioni del Governo.
Da quel momento in avanti – dichiara Daniela Forma – il clima all’interno della Segreteria Provinciale del PD Nuorese è stato destabilizzato, rendendo difficoltosa ogni minima iniziativa politica, proprio da chi nell’ultima Assemblea si è presentato dimissionario ed ha richiesto le dimissioni altrui adducendo a pretesto l’esito delle Amministrative. Per queste ragioni ho accettato prontamente le dimissioni dei due componenti della Segreteria, respingendo la strumentalità dell’analisi del voto da loro svolta.
Contestualmente – conclude Daniela Forma – rilevo e registro una formale sfiducia politica nei miei confronti che ha origine nel diverso modo di intendere il Partito: a mio avviso il PD dovrebbe essere uno spazio politico accogliente e praticabile, la discussione politica dovrebbe essere auspicata e promossa e non invece ingabbiata per interessi che hanno più un sapore romano piuttosto che quello della nostra terra.”