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Macomer. Botta e risposta tra Minoranza e Sindaco sul Cpr. Succu su Facebook: "Siamo alla follia" e pubblica la foto dell'ex Mercato

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MACOMER. Ancora polemiche a Macomer tra Maggioranza ed Opposizione sull'apertura, presso l'ex Carcere, del Cpr. 

Continua il botta e risposta a suon di Comunicati Stampa: se stamattina abbiamo pubblicato la nota dei Consiglieri di Minoranza, arriva a stretto giro la risposta del Sindaco di Macomer Antonio Succu, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato l'intervento che potete leggere di seguito integralmente, con tanto di foto "ironica" allegata ( vedi in alto) che ritrae l'ex Mercato Civico di Macomer e rimanda a vecchie vicende della politica macomerese. 

"Ma questa minoranza crede che la Gente non utilizzi la testa?
Ma crede davvero di poter sottovalutare i Macomeresi, come che non sappiano giudicare i fatti o non sappiano distinguere il bene dal male?

Siamo alla follia e, quasi, alla diffamazione, ma su questo sono molto sottili, pubblicamente preferiscono l'insinuazione, magari accompagnata poi dagli scritti anonimi e diffamanti, in cui alcuni sono particolarmente specializzati. Ormai ci sono abituato. Non mi abituerò mai invece alla sola caratteristica che li accomuna, ossia al tentativo di demolire l'avversario in ogni maniera quando non si può vincere con la ragione. È la degenerazione etica e morale più grave che esista.
Ma parliamo di bugie e di mistificazione della verità.
Lo faccio con prove alla mano che il Ledda, la Atzori, l'Uda, il Pirisi e il Castori mi forniscono, anche nel loro ultimo portentoso comunicato.

Prendo testualmente da quest'ultima grande opera, da veri arrampicatori sugli specchi solo alcuni spunti e cito fra parentesi ciò che la minoranza scrive: { "l'ovvia non idoneità della struttura carceraria di Macomer" (pag 14 - verbale di seduta 31/05/2016)} e, sempre riferito al sottoscritto { ...chiosava: "Devo dire che io rifuggo da forme di accoglienza come quella che si prospettava per il carcere che facilmente può trasformarsi in lager" (pag. 17 del verbale di seduta). ancora ”… una delle forme di accoglienza che riscuote maggiore approvazione è certamente quella diffusa, cioè poche persone in diversi appartamenti con una tipologia di semi autonomia e appartamenti case sfitte ne abbiamo tantissime in città e in tutto il territorio del Marghine”... Sempre Succu che parla: “Questo accordo protocollo potrà evitare l’arrivo in massa di profughi, eviterà progetti calati dall’alto e magari gestiti anche da cooperative che poco hanno a che fare con il territorio ma che potrebbero avere una specifica attenzione al business più che all’aspetto umanitario…”
Dobbiamo affermare quindi, senza tema di smentita, che è il Sindaco di Macomer ad aver cambiato opinione!.... }. Ed è qui che i consiglieri di cui sopra tentano di gabellare i Macomeresi, utilizzando, in maniera fraudolenta, le mie affermazioni relative ai CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) come se fossero riferite al Centro di Permanenza e Rimpatrio, pur sapendo che non è così e pur sapendo di mentire. Infatti confermo con orgoglio le mie parole del consiglio Comunale del 31 maggio 2016 che probabilmente ho utilizzato anche in occasioni successive, sempre orientate a respingere i CAS, (da me sempre considerati ghetti forieri di molteplici problemi).
Queste mie parole e questi miei concetti sono coerenti con quanto operato successivamente dall'amministrazione comunale.
Che ha respinto l'apertura del CAS nell'ex Carcere ( del CAS non del CPR che è ben altra cosa), ha respinto l'apertura del CAS nell' ex Motel Agip, ha respinto altri tentativi meno evidenti ma non meno pericolosi.
Infatti a Macomer non ci sono CAS. Pensate che questo sia un caso o sia frutto di una politica lungimirante di questa maggioranza che governa la Città?
Talmente lungimirante che ha scelto di percorrere fin dal principio la strada della micro accoglienza diffusa, ancor prima dell'accordo ministero - anci che ha poi certificato questa modalità come la migliore in assoluto, e che l'Unione dei Comuni del Marghine sta portando avanti, senza perdere tempo. E su questo ha portato a traino anche la minoranza, con una linea ben precisa: micro accoglienza, proporzioni rigorose fra ospiti e popolazione, solidarietà e vera inclusione.
Il problema del CPR è tutt'altra cosa e lo spiego di nuovo, anche per la minoranza se vogliamo concederle l'attenuante del dire che non hanno capito.
Quando l'ex Prefetto Meloni mi prospettò l'ipotesi che l'ex carcere venisse adibito a CAS le dissi più o meno queste parole: noi siamo solidali ma ritengo che un carcere adibito a questo scopo non sia dignitoso per i suoi ospiti e infatti il CAS non si fece per la non idoneità della struttura.
Il CPR invece non è un CAS, il CPR è una struttura di DETENZIONE in cui si arriva scortati, da cui non si può uscire, se non per validi motivi sanitari, da cui si esce solo scortati e per il rimpatrio. 
Abbiamo chiesto che la detenzione sia rispettosa della dignità delle persone, così come peraltro prevede il decreto Minniti, ed è per questo che il Ministero investirà risorse nell'ammodernamento oltre che nella sicurezza della struttura.
Ma non si può sottacere la valenza strategica Regionale della struttura, che sarà il deterrente migliore sugli sbarchi diretti sulle coste sarde.
Fare ciò che questa amministrazione sta facendo significa avere senso delle istituzioni, significa avere la prospettiva di una Sardegna migliore, anche nell'affrontare un fenomeno epocale come quello delle migranti. Da una parte solidarietà per chi lo merita dall'altra detenzione per i furbi. Sempre nel rispetto della dignità dell'uomo.
Il resto è politichetta dal respiro corto.
A innantis"

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