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Macomer. Scontro in Consiglio sull'Inceneritore, le Opposizioni: "metteremo a disposizione di tutti la trascrizione degli interventi"

Il documento delle Opposizioni Consiliari dopo lo scontro in C.C.

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Faremo in modo di mettere al più presto a disposizione dei  cittadini la trascrizione degli interventi effettuati nell’ultima seduta del Consiglio comunale, nel corso della discussione sui provvedimenti della Provincia e dell’ARPAS in merito alla situazione degli impianti della Tossilotecnoservice e sui rischi connessi per la salute e per l’ambiente. In tal modo tutti potranno rendersi conto della vergognosa gazzarra messa in atto da un Sindaco prepotente ed  intollerante che tenta di mascherare - col ricorso all’insulto ed all’offesa più sconcia - la sua incapacità di rispondere in termini politici ai precisi rilievi sulle carenze e contraddizioni del suo operato, presentati in termini corretti e documentati dall’Opposizione con l’intervento della consigliera Rita Atzori.

Esprimiamo la più ferma riprovazione per il comportamento inaccettabile del Sindaco e per l’uso di una terminologia indegna di una sede istituzionale, che vorrebbe colpire la Consigliera a cui è rivolta, ma che in realtà  squalifica chi vi fa ricorso.

Di fonte a questa realtà documentata dai verbali, appare oltremodo sconcertante e penoso il tentativo del sindaco di atteggiarsi a vittima della presunta cattiveria altrui, cercando di cucire su di sé una poco credibile immagine di supremo paladino della salute dei cittadini e della salvaguardia dell’ambiente, di persona dedita anima e corpo alla difesa degli interessi della Città. Ci sembra una favoletta raccontata – in vista delle prossime scadenze elettorali - ad uso e consumo dei sodali di una gestione disinvolta e deprecabile del potere, soprattutto in campo sanitario. 

A noi sembra che, alla scadenza del suo mandato,  i fatti parlino di una realtà ben diversa, con un sindaco assente o distratto su partite fondamentali, come la chiusura del carcere, dell’Ufficio del Giudice di Pace, della sede della Guardia di Finanza, ma ben presente nell’accaparrarsi ogni tipo di carica disponibile – dalla Presidenza dell’Unione dei Comuni a quella della Conferenza dei Sindaci di Distretto e della ASL – nonostante la lamentata fatica fisica derivante dal ruolo di Sindaco.

Quanto alla tutela della salute dei cittadini, troviamo di pessimo gusto  cercare di autoassolversi dalle proprie responsabilità tirando in ballo gli affetti familiari. Tutti i dati, a partire da quelli del Registro Tumori, soggetto istituzionalmente preposto a tale tipo di indagine, ma anche quelli del Centro Epidemiologico della ASL  - struttura verso la quale il Sindaco sembra avere una particolare predilezione – esprimono una preoccupante ed innegabile crescita delle patologie tumorali nel Marghine negli ultimi 15 anni, portandolo a scalare posizioni verso il vertice di questa poco invidiabile graduatoria provinciale. La contraddittorietà di alcuni dati ed il fatto che si proponga di prolungare per altri 20 anni l’operatività dell’inceneritore di Tossilo, dovrebbero suggerire l’assoluta necessità e  priorità di un approfondimento sullo stato reale della salute in Città, nel circondario e nel Marghine.  E ciò che ha chiesto il Consiglio regionale con una specifica mozione votata nel maggio 2015,   col voto contrario del Partito dei Sardi, cui appartiene il sindaco Succu.

Di fronte alle ulteriori problematiche sollevate recentemente dall’ARPAS sulla discarica di Monte Muradu, sull’inceneritore e sul depuratore di Tossilo, a noi sembrava doveroso che il Consiglio comunale in modo unanime si rivolgesse alla Giunta regionale per sollecitare l’effettuazione dell’indagine sulla situazione ambientale e della salute pubblica nel Marghine, già proposta dal Consiglio regionale. E’ nostro profondo convincimento che la bagarre scatenata dal Sindaco Succu nel corso dell’ultima riunione avesse proprio lo scopo di impedire al Consiglio comunale di pronunciarsi su questo argomento. Emerge una intollerabile subordinazione degli interessi primari della Città a quelli politici del Partito dei Sardi, divenuto stranamente  paladino dell’incenerimento dei rifiuti, dopo che nel 2008 il suo attuale Presidente Maninchedda ne aveva addirittura chiesto, con la sua proposta di legge n. 300 del 10.10.2007 depositata in Consiglio Regionale, la moratoria nella costruzione di nuovi impianti e la dismissione entro 5 anni di quelli in funzione, con la motivazione che “l’incenerimento è la tecnologia di gestione dei rifiuti che ha il più alto impatto ambientale, il maggior spreco di materiali riutilizzabili, i più alti costi di costruzione ed esercizio, i più lunghi tempi di messa in opera, il minor bisogno di manodopera”.

Traiamo da questa vicenda ulteriori ragioni di convincimento dell’assoluta esigenza di chiudere definitivamente  una fase politica estremamente negativa per la nostra comunità, costruendo – in vista delle prossime elezioni comunali - una proposta di maggioranza programmatica, innovativa nei contenuti, nelle persone, nei metodi di governo, nel rapporto con i cittadini e nella funzionalità dei servizi, con il coinvolgimento di tutti i soggetti disponibili.

                                                                                              I CONSIGLIERI COMUNALI DELL’OPPOSIZIONE

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