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"Fosso Umberto": il Forum per la rinascita di Macomer denuncia le condizioni del Corso

Il documento a firma del Forum per la Rinascita di Macomer

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MACOMER. Crediamo non si possano in alcun modo giustificare le condizioni di grave degrado in cui ormai da anni versa il Corso Umberto, rappresentando un pessimo biglietto da visita per chi arriva a Macomer ed una costante condizione di grave pericolo per coloro che vi transitano. Per questo sollecitiamo il neo assessore ai Lavori Pubblici Colleo ad assumere un’urgente iniziativa per restituire un po’ di decoro e sicurezza alla principale via della Città, superando l’immobilismo e le lacune dei suoi vari predecessori Manus, Congiu, Lai.

Le condizioni del Corso - caratterizzato da buche, trincee longitudinali e trasversali, cedimenti vari -  appaiono davvero ingiustificabili, se si considera che la sua sede viaria è stata interamente rifatta  nel tratto da Via Azuni presso il Comune fino a Via Cottolengo, con un progetto da circa un milione di euro predisposto dalla Giunta Uda, realizzato  dalla prima Giunta Succu ed ultimato nel 2015.

Il fatto che dopo la conclusione dei lavori si siano manifestati una serie di avvallamenti che hanno riportato l’asse viario in condizioni forse peggiori di quelle originarie, è esemplificativo delle carenze e manchevolezze verificatesi non solo nella realizzazione del progetto originario, ma anche nell’ulteriore cantiere avviato nello stesso periodo per la sostituzione con una tubatura in polietilene delle condotte in acciaio per il gas di città posate circa 10 anni prima.

Il rifacimento in quel tratto del Corso della rete del gas ha dato luogo ad una contesa giudiziaria tra il Comune - che ne contestava la regolare esecuzione - e le imprese esecutrici che attribuivano invece la responsabilità alle disposizioni impartite dal Comune di riaprire subito al traffico i tratti di strada ultimati, impedendo in tal modo il consolidamento del sottofondo e la maturazione corretta del calcestruzzo. La vertenza si è conclusa nel 2019 con una transazione salomonica che ha visto il Comune ottenere un risarcimento parziale di diecimila euro, pari alla metà di quando rivendicato, ma nonostante ciò nulla è stato fatto per porre rimedio alla situazione.

Nessun contenzioso risulta aperto invece nei confronti dell’impresa appaltatrice del progetto originario, nonostante i gravi problemi emersi dopo la conclusione dei lavori. infatti anche lungo la parte destra del Corso – da Piazza della Vittoria verso Villa Pasquini – si sono manifestati gravi cedimenti del manto e del sottofondo in corrispondenza dell’area interessata alla realizzazione della condotta di raccolta delle acque reflue, in prossimità del marciapiede. Poiché risulta che l’impresa esecutrice abbia nel frattempo cessato l’attività, è molto probabile che il Comune debba rimediare a tale grave situazione con fondi propri.

Ci sembra questo un esempio molto negativo di utilizzazione delle risorse pubbliche e se da un lato sollecitiamo un intervento urgente per riportare il Corso Umberto ad una condizione di decoro e di sicurezza, riteniamo che l’amministrazione comunale, l’Ufficio Tecnico e la Direzione dei Lavori debbano fornire alla cittadinanza esaurienti chiarimenti su quanto si è verificato.

 

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