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Bolotana. Successo e grande partecipazione per la Sagra della Seada. Le foto della giornata

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BOLOTANA. Domenica il monte di Bolotana ha accolto centinaia di persone accorse da tutta l'isola per gustare sa Seada più buona della Sardegna e trascorrere una giornata a contatto con la natura.
Nell'ambito della Sagra, si è svolto il 5° concorso regionale delle Seadas, curato da Laore. La proclamazione dei premiati, a margine del convegno mattutino Ambiente e Parco, alla presenza della madrina della manifestazione Maria Giovanna Cherchi. Il primo premio per la Seada più buona è stato assegnato a Loredana Foddai di Oliena, seguita da un'altra compaesana, Giuseppina Piga con la sua ditta La Spiga Dorata, che si aggiudica il 2° premio. Al 3° posto La Casa Della Nonna di Rita & Rita di Bolotana.
Dopo l'ottimo pranzo organizzato dal ristorante-pizzeria Sa Ziminera di Bolotana, ha preso il via un lungo pomeriggio denso di iniziative. Grazie alla partecipazione dinamica ed operosa di tutte le associazioni di Bolotana, con l'unica inusitata eccezione della Pro Loco,  si è potuta offrire la più vasta gamma di intrattenimenti. Alla degustazione della Seada, gremita di buongustai, e alle visite agli stands di prodotti tipici, si sono sommate le visite guidate a villa Piercy e alla Xiloteca, le escursioni naturalistiche e quelle in fuoristrada, le passeggiate a cavallo per adulti e piccini ai giochi per bambini di Alternatura.
Annotazione particolare merita la conversazione nomade organizzata dal GAL Marghine e curata dall'eclettico Carlo Infante, capace di far vivere, con  intensità e fascino narrativo, i luoghi e i percorsi naturalistici, ai quali conferisce dignità ed importanza prospettando un'idea di valorizzazione del territorio che è bene accogliere e far propria. Una passeggiata all'interno del bosco che ha preso il via dall'osservazione delle arnie e che, con l'aiuto del produttore bolotanese Pierluigi Pitzalis, connessi via radio, ha consentito un viaggio collettivo  negli itinerari della api, prestando particolare attenzione alle piante da cui esse traggono il nettare ed alle peculiarità che le rendono uniche, osservando ed assaporando i vari tipi di miele, nel tentativo di cogliere almeno in parte la complessità di un mondo laborioso, affascinante e misterioso.
Un viaggio che ha lasciato spazio ai ricordi e a racconti legati ai luoghi e a interessanti riflessioni sui modi di gestire, tutelandolo, il patrimonio montano.
La serata è proseguita e si è conclusa in bellezza con i balli tradizionali del gruppo Folk Ortakis e i canti de Sos Cuncordos bolotanesi.
 

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