Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Bolotana. Un anno dall'incendio dentro la Discarica di Coronas Bentosas: cosa sappiamo

Condividi su:

 

BOLOTANA. È trascorso esattamente un anno da quella calda serata del 30 Luglio 2017, quando dentro la Discarica di Rifiuti Speciali di Coronas Bentosas, nella Piana di Bolotana, scoppiò un incendio che fu domato solo a tarda notte.

Cosa sappiamo dopo 12 mesi da quell'evento che appestò la Piana per 10 ore?

Praticamente niente, lo diciamo subito.

La questione è stata affrontata lo scorso 26 Giugno in un Consiglio Comunale Aperto chiesto ed ottenuto dai Consiglieri di Minoranza Antonella Pisanu, Fabrizio Tanchis e Manolo Deriu.

La Sindaca Annalisa Motzo si era così espressa:

rispetto all'ultimo consiglio comunale in sostanza non si hanno altre notizie, se non il decreto di archiviazione che riguarda i potenziali rifiuti radioattivi. Il caso è stato archiviato ma non posso leggervi questa documentazione in quanto facente parte di un procedimento penale. Ho interpellato il Magistrato inquirente e mi ha detto che non posso rendere pubblico il decreto di archiviazione. Vero è che se è stato archiviato non sono stati rilevati elementi che potessero indurre a far proseguire le indagini”.

La Sindaca Motzo si riferiva alla vicenda del carico radioattivo giunto nella Discarica di Bolotana da Settimo San Pietro, dove i rifiuti speciali provenienti dalla Saras vennero bloccati perché la centralina della discarica cagliaritana ne segnalò l'anomalia radioattiva.

Sulla controversa vicenda era poi sopraggiunta l'archiviazione già dal Settembre del 2017: è questo il provvedimento richiamato dalla Sindaca durante il Consiglio del mese scorso, che comunque non è direttamente collegato con il rogo che bruciò cosa ancora non è dato saperlo.

Posso dirvi che a seguito dell'incendio - ha aggiunto Annalisa Motzo durante il confronto aperto - io andai a fare i rilievi con il Nucleo speciale dei Vigili del Fuoco, perché l'Arpas non si presentò, venne dopo 3 giorni. In quelle centraline, che misuravano le radiazioni di fondo, i valori risultarono molto al di sotto dei limiti. Barbagia Ambiente ci mandò a Dicembre delle foto per provare che le vasche non avevano subito danni dall'incendio e le guaine, se danneggiate, erano state sostituite. Questo è quanto, non ci sono altre notizie, perché per la parte che riguarda l'incendio, l'indagine è ancora in corso”.

Cercando di riportare la questione sul terreno politico, la Capogruppo di Minoranza Antonella Pisanu aveva ribattuto secca: “siamo in balia di incertezze ambientali di questo tipo e contemporaneamente vorremmo fare sviluppo locale e incrementare l'agroalimentare: per questo proponiamo di deliberare in Consiglio che il Comune di Bolotana è contrario all'esistenza di Coronas Bentosas e chiediamo con forza che sia tutto trasparente”.

Una proposta di presa di posizione politica alla quale però la Prima Cittadina aveva risposto così:

dopo l'incendio, la Provincia di Nuoro, visto anche tutto l'iter, cioè la richiesta del Comune di Bolotana di mettere sotto sequestro la discarica quella notte - perché non era scontato neanche quello e io mi sono assunta la responsabilità con il Comandate dei Carabinieri di Ottana di chiedere il sequestro giudiziario della discarica - sulla base di questo, la discarica dopo due mesi è stata dissequestrata in sub-condizione: significa che la Provincia ha dato tutta una serie di prescrizioni sulla gestione dell'impianto che sono state realizzate. Noi stiamo attualmente parlando di una attività che è regolarmente autorizzata”.

Una risposta quantomeno singolare quella resa dalla Sindaca , che potrebbe anche suscitare qualche perplessità interpretativa: scansando il merito “più politico”, Annalisa Motzo aveva infatti affermato sostanzialmente di aver chiesto ed ottenuto come Comune il sequestro della discarica, provvedimento che chiaramente, ai fini istruttori a seguito di un incendio in una discarica di rifiuti, è in capo alla Magistratura e quindi al Potere Giudiziario, per sua natura indipendente e non certo soggetta a indicazioni di sorta o prescrizioni.

Il caso bolotanese insomma, ad un anno da quel rogo nel sito tanto contestato in passato e che ospita rifiuti speciali tra i quali l'Amianto, resta sospeso in attesa di un passo avanti sul piano giudiziario e legato dunque ai tempi che sono propri di una macchina processuale, che farà ovviamente il suo corso: le istanze immediate dei cittadini invece, quelle alle quali dovrebbe rispondere la Politica, restano incagliate in uno scoglio altro ed a questo punto pare difficile che possano arrivare delle risposte.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook