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Piras e Uras sull'elezione dei "grandi elettori" sardi: "slegarsi dal Patto del Nazareno"

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"Nei prossimi giorni, in vista della convocazione delle Camere in seduta congiunta per l'elezione del Presidente della Repubblica, il Consiglio regionale sarà chiamato ad eleggere i tre grandi elettori sardi.

Come ognuno sa la geografia politica nazionale è assolutamente differente da quella sarda: a fronte dell'alleanza di centrosinistra-sovranista che governa la Sardegna, qui a Roma la fase politica è caratterizzata da una parte dall'alleanza fra Pd, centristi e Ncd, dall'altra all'accordo fra Pd e Forza Italia su Legge elettorale e Riforma costituzionale, accordo rispetto al quale l'elezione del nuovo Presidente rappresenta un passaggio decisivo.

Tradotto in sardo ciò significa che la consuetudine per la quale si attribuisce uno dei tre grandi elettori assegnati all'Isola all'opposizione, uno alla Presidenza del Consiglio regionale, uno alla Presidenza della Regione - in un quadro come questo - rischierebbe di consegnare il 100% della rappresentanza, peraltro tutta maschile, legata alle dinamiche del cosiddetto "Patto del Nazareno".

Auspichiamo perciò con forza che almeno una delle tre indicazioni sia riservata a un esponente di una forza politica non riconducibile al Patto del Nazareno, dunque all'area politica che mette insieme SEL, Rossomori, Partito dei Sardi, Centro Democratico, Irs, Sinistra Sarda, La Base.

Valorizzare tale opportunità consentirebbe sia di conservare la consuetudine di dare rappresentanza alla minoranza che di valorizzare la straordinaria ricchezza di una coalizione che in Sardegna mette insieme cultura progressista, democratica, autonomista e sovranista".

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