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"Macomer è diventata la Città dei paradossi: non si potano gli alberi, ma si “potano“ i pali dell’illuminazione pubblica"

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MACOMER. Riceviamo e pubblichiamo integralmente l'interpellanza presentata dal Consigliere di Minoranza Giuseppe Ledda relativa agli interventi di manutenzione nella cittadina del Marghine. 

Al Signor

SINDACO DI MACOMER

Interpellanza sull’inadeguatezza dei servizi manutentivi, con particolare riferimento all’impianto di illuminazione pubblica ed al verde urbano.

Le rivolgo la presente interpellanza per segnalare alla Sua attenzione ed al quella del Consiglio comunale la situazione di grave precarietà con cui vengono eseguite le manutenzioni dei principali impianti e strutture pubbliche urbane, determinando anche palesi situazioni di pericolo per l’incolumità dei cittadini, oltre che un diffuso malcontento, derivante soprattutto dl fatto che la sua Giunta fin dalla sua istituzione ha stabilito di applicare la Tassa sui Servizi Indivisibili con aliquota massima del 2,5 x mille consentita dalla legge.

Costituendo la TASI una sorta di tassa di scopo, finalizzata ad acquisire le risorse per garantire determinati servizi, credo sia del tutto legittima l’aspettativa dei contribuenti macomeresi – i soli in Sardegna a pagare  l’aliquota massima - di avere efficienza e funzionalità nella gestione dei servizi e non il diffuso degrado che rende la nostra Città  poco vivibile per chi vi dimora ed impresentabile agli occhi di chi vi si reca quotidianamente e che stenta a riconoscervi la città ordinata ed accogliente conosciuta in passato.

Al di là delle innumerevoli carenze della manutenzione delle strade, della segnaletica, orizzontale e verticale, dello stato di abbandono delle aree verdi e degli spazi pubblici in genere, appaiono intollerabili ed assurde alcune situazioni che denotano una grave irresponsabilità ed incapacità amministrativa, resa ancor più intollerabile dall’alto livello di tassazione raggiunto. La dimostrazione più evidente di tale stato di cose è data dal fatto che Macomer è oggi diventata la Città dei paradossi, in cui non si potano gli alberi, ma i pali dell’illuminazione pubblica, nell’indifferenza più assoluta di Sindaco, vicesindaco ed assessori.

Segnalo in particolare che via dell’Uguaglianza, una delle vie più trafficate dai pedoni per la presenza del cimitero e dell’INPS, è praticamente impercorribile per la presenza di rami e fronde pendenti dagli alberi, che giungono fino all’altezza del suolo, alle quali fa da contraltare la presenza di vari alberi di medio fusto completamente secchi. In particolare l’accesso alla sede dell’INPS è raggiungibile da un lato solo mettendo a rischio la propria incolumità ed  infilandosi sotto le frasche.

Per contro, sono innumerevoli le segnalazioni e le proteste da parte dei cittadini per le carenze dell’impianto di illuminazione pubblica, in quanto è ormai divenuto un malvezzo dell’amministrazione comunale, “potare” i pali dell’illuminazione a circa un metro di altezza, invece di provvedere alla loro sostituzione, quando cadono – finora per fortuna senza conseguenze tragiche – o mostrano segni di cedimento. Rammento in proposito che il gestore del servizio di manutenzione dell’impianto di illuminazione aveva segnalato al Comune le situazioni più critiche, con l’elenco di una settantina di pali segati o pericolanti – equamente distribuiti in tutti i quartieri -  per un preventivo di spesa di  circa 25.000 euro per la loro sostituzione, senza che sia stata data dalla Giunta comunale l’autorizzazione a provvedere, nonostante risulti che nel 2014 il Comune abbia speso €. 243.247 in meno rispetto a quanto preventivato per i servizi indivisibili nel momento in cui è stata stabilita l’aliquota del 2,5 x mille.

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