Ci sono cose che davvero è impossibile immaginare e prevedere, almeno finché non si realizzano.
Ieri, in occasione del 1° di Aprile, abbiamo prodotto 3 diversi Pesci d'Aprile: di questi, due legati a vicende reali e importanti, sulle quali in effetti c'è poco da scherzare, come lo sono la questione della desertificazione dell'aria industriale di Ottana e la gestione dell'acqua in Sardegna ad opera di Abbanoa. L'altro, di più ampio respiro e di minore rilevanza pubblica, sulla svelata identità di Laura Laccabadora, la seguitissima pagina Facebook che parla ai Sardi dei Sardi.
Proprio quest'ultimo articolo, inaspettatamente, ci ha creato non pochi problemi, tanto che per la 1^ volta da quando IlMarghine.net è online, abbiamo dovuto rimuovere un articolo in quanto minacciati di Denuncia per Violazione del Copyright e Danno d'Immagine.
Da 3 anni, 364 giorni all'anno (escludiamo quindi il 1° Aprile), ci occupiamo di argomenti serissimi, raccontando un territorio che ha nel suo complesso problemi importanti tra i quali la disoccupazione, il fallimento dell'industrializzazione, le male gestioni che hanno lasciato inquinamento e morte e via discorrendo, e lo abbiamo fatto con onestà e senza accettare compromessi con nessuno, nonostante le minacce, gli insulti e i reiterati tentativi di screditarci ad opera di chi non ama l'informazione libera (magari un giorno ve le racconteremo tutte).
La storia, ovviamente inventata, che attribuiva a Laura Laccabadora l'identità di un 30enne Africano giunto in Sardegna e naturalizzatosi qui, è stata costruita come uno scherzo leggero, non certo con l'intenzione di offendere o danneggiare l'immagine di nessuno.
Tanto meno ci saremmo aspettati una presa di posizione così intransigente da parte di chi gestisce una pagina che coniuga intrattenimento, ironia e riflessione intelligente, la vera Laura Laccabadora appunto.
La scelta di rimuovere dopo poche ore dalla sua pubblicazione l'articolo incriminato è stata dettata da una valutazione semplice: una denuncia, anche se dalla consistenza discutibile, può farci perdere tempo e danaro e forse, per un semplice scherzo d'aprile, non ne vale la pena.
Oggi però pensiamo anche che l'eliminazione dal sito dell'articolo crei un precedente ambiguo, non certo in linea con il pensiero di fondo che guida questo canale d'informazione: abbiamo così deciso di inserire di seguito il testo dell'articolo contestato, ribadendo appunto che si tratta di una storia inventata e pubblicata come Pesce d'Aprile.
Se Laura Laccabadora riterrà che si tratti di “lesa maestà”, ci difenderemo e ne risponderemo nelle sedi opportune.
Laura Laccabadora si confessa: “dal Chad alla Sardegna, così ho conquistato i Sardi”
Laura Laccabadora, un profilo Facebook seguito da quasi 150 mila persone e una popolarità diffusa che affonda le sue radici in una ironia tagliente ed intelligente che ha conquistato in pochi anni il popolo sardo esaltandone le peculiarità, ma anche smascherandone i tratti talvolta folcloristici e caricaturali.
Ma chi si nasconde dietro il faccione ammiccante di Laura?
Era davvero difficile immaginarlo, perché quel racconto quotidiano capace di interpretare e rivelare con spirito autoironico l'essenza di un intero popolo non poteva che essere figlio di quelle stesse radici sarde così ben rappresentate nella famosa pagina Facebook.
Oggi scopriamo, con nostra grande sorpresa, che invece non è esattamente così: Laura in realtà è Babukar , estroso 30enne originario del Chad, Stato dell'Africa Centrale al confine con la Libia, da anni in Sardegna e perfettamente inseritosi nel contesto sociale isolano.
Lo abbiamo intervistato in esclusiva e questo è quello che ci ha raccontato:
Come sei arrivato in Sardegna?
Sono scappato dal Ciad dopo il fallito Colpo di Stato dell'Aprile del 2006 che tentò di rovesciare la Dittatura del Generale Idriss Deby, al comando del paese dal 1990. Mio padre era un dissidente politico e per noi, dopo quell'evento, non c'era molto spazio nel nostro paese. Sono arrivato in Sardegna con mio fratello, che oggi però vive e lavora a Milano, e mi sono innamorato di quest'Isola meravigliosa e ospitale, con tanti problemi ma anche con un forte orgoglio identitario che mi ha letteralmente conquistato e quindi ... ho deciso di non andarmene più!
Potrebbe sembrare uno scherzo il tuo! Come sei riuscito a entrare così bene nei panni dei Sardi?
Si lo so, può sembrare strano, ma sono sempre stato un ragazzo curioso e attento ai particolari. Credo però di esserci riuscito anzitutto grazie all'accoglienza di un gruppo di amici che mi ha introdotto, diciamo così, alla tradizione sarda e alla sua immensa e radicata cultura. Dopo i primi mesi trascorsi a Cagliari, ci siamo infatti trasferiti in Barbagia, a Ovodda per la precisione, e lì siamo rimasti per qualche anno. Ho conosciuto persone stupende, che mi hanno trasmesso un bagaglio di conoscenze impagabili da cui oggi attingo per curare la pagina di Laura Laccabadora.
Parli benissimo l'Italiano: il Sardo invece?
Lo capisco tutto, ma non lo parlo in modo fluido. Il mio lavoro (mi occupo di commercio) mi ha fatto conoscere la Sardegna in lungo e in largo e quindi sono venuto a contatto con quasi tutti i tipi di Sardo. Attualmente vivo a Mulargia, una piccola frazione di Bortigali, perché in questo periodo sto lavorando molto a Macomer, ma lì gli affitti sono troppo alti.
Tra l'altro, qui a Mulargia da quasi un mese non abbiamo l'acqua potabile, ma come si fa?
Perché non hai mai svelato fino ad ora la tua vera identità Babukar?
Beh, è semplice, perché sono Africano! Ho pensato che la pagina non avrebbe funzionato! Ora però sono curioso di vedere le reazioni dei tanti che mi seguono!
A dire il vero, lo siamo anche noi! Grazie a Babukar per questa bella testimonianza di integrazione!