Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Gli operai di Ottana Polimeri scrivono all'Assessora Piras : "queste sono le nostre proposte"

Condividi su:

 

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera degli operai di Ottana Polimeri all'Assessora all'Industria Piras, in vista dell'incontro del 25 Luglio a Roma:

"Con questo ennesimo documento noi lavoratori di Ottana Polimeri ci rivolgiamo a lei, Assessore all’Industria Maria Grazia Piras, per ribadirle le nostre idee e considerazioni sulla situazione di Ottana Polimeri.

Tutto questo in vista dell’incontro di Roma del 25 Luglio, nel quale noi ci auguriamo venga data risoluzione alla nostra vertenza.

Conosciamo benissimo il suo impegno per la nostra causa, impegno ribadito nel nostro incontro ai cancelli dello stabilimento alcune settimane fa, ma vogliamo ricordarle appunto quali sono a nostro giudizio i punti critici e le richieste da portare a Roma.

La gravissima situazione occupazionale dell’area industriale di Ottana non da più spazio a fantomatiche e ipotetiche proposte di rilancio e riconversioni che non siano tecnicamente verificate e attuabili in brevissimo tempo. Ricordiamo che a Settembre c’è l’ultima scadenza della cassa integrazione per Ottana Polimeri, dopo ci sarà solamente la messa in mobilità e il licenziamento.

Pertanto auspichiamo che:

L’azienda INDORAMA porti una precisa e vincolante strategia di riavvio immediato delle produzioni PET a Ottana.

Che vengano fatte dall’azienda stessa  proposte serie, concrete e immediatamente attuabili per risolvere l’attuale situazione .

Che vengano creati tutti i presupposti affinché in presenza di tali progetti, l’azienda possa metterli in atto immediatamente.

Che venga trovata una soluzione per il riavvio della Centrale Elettrica Ottana Energia, fondamentale per la marcia degli impianti PET.

Che tale soluzione venga vincolata legalmente ed economicamente al riavvio immediato degli impianti PET.

Al rientro quindi di “TUTTE” le maestranze di Ottana Polimeri e Ottana Energia, attualmente in cassa integrazione.

CHIEDIAMO CON FORZA CHE QUALUNQUE FORMA DI AIUTO PUBBLICO ALL’ATTUALE COMPAGINE IMPRENDITORIALE VENGA VINCOLATO LEGALMENTE AL RIENTRO DEGLI OPERAI O.P E O.E. E ALLA RIPARTENZA DEGLI IMPIANTI.

Nell’eventualità di un disimpegno dell’azienda INDORAMA, chiediamo la messa in sicurezza degli impianti da parte della politica Regionale e Nazionale. Affinché tali beni costruiti con larga parte di soldi pubblici restino a Ottana. Non si può smantellare niente, gli impianti dei Sardi restano in Sardegna.

Chiediamo che di fronte ad una chiara volontà dell’azienda di non voler riavviare gli impianti PET, si inizi subito un percorso di ricerca di nuove figure imprenditoriali serie e capaci di far ripartire le produzioni PET e utilities.

Le chiediamo ancora un ulteriore impegno affinché da questo ennesimo incontro non si torni con gli ennesimi progetti su carta, i classici PENULTIMATUM, le promesse al vento, i soldi pubblici in cambio della cassa integrazione e della disoccupazione".

Condividi su:

Seguici su Facebook