BOLOTANA. Hanno dovuto attendere lo scoccare dell'ultimo giorno utile (ossia lo scadere dei 30 giorni, termine massimo entro cui l'Ente pubblico è tenuto a rispondere) per poter ottenere tutta la documentazione ufficiale del caso, nonostante alla richiesta fosse stata apposta la dicitura “con urgenza” e i richiedenti non fossero dei semplici cittadini, bensì il gruppo consiliare di Minoranza nello svolgimento delle sue funzioni.
Il Caso è sempre quello del progetto di raddoppio della discarica di Coronas Bentosas e, quasi a conferma di quanto emerso fino ad ora, sembra proprio essere il fattore Tempo il protagonista indiscusso della vicenda: è la sua gestione e il suo inesorabile scorrere, trascorrere e dilatarsi a dire più delle parole, a decretare i termini fissati e scaduti, le procedure ignorate, le comunicazioni tardive e i chiarimenti che scivolano sui rinvii e restano sospesi, in attesa.
Come abbiamo già avuto modo di ricostruire, il progetto di raddoppio è affiorato dal nulla il 5 Agosto scorso solo grazie ad una domanda posta a margine del Consiglio comunale dalla Capogruppo di minoranza Antonella Pisanu (nello specifico, la Consigliera ha chiesto lumi sulla presenza di cumuli di polvere nera dentro la discarica di Coronas Bentosas). È in quel frangente che la Sindaca Annalisa Motzo ha informato per la prima e unica volta l'Assemblea – e di conseguenza i cittadini – sull'esistenza di un progetto di raddoppio della discarica che, ha sostenuto in aula, “è in fase di Conferenza dei Servizi”, alla quale però “il Comune non è invitato a partecipare per esprimere un parere”.
Come abbiamo già raccontato dopo una puntuale verifica della documentazione disponibile sul sito regionale, il tipo di procedura in corso non è una Conferenza dei Servizi bensì una Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) avviata il 2 Dicembre 2019 al Servizio SVA regionale e alla quale, proprio in virtù della procedura stessa, il Comune poteva ovviamente partecipare. Peraltro, attraverso la documentazione ufficiale, abbiamo ricostruito sia i contenuti del progetto, sia i passaggi e i relativi Atti prodotti: quello principale porta la data del 4 Marzo ed è l'Avviso dal quale scattavano i 60 giorni per produrre le osservazioni. È l'atto che il Comune di Bolotana avrebbe dovuto pubblicare sul suo sito istituzionale per informare il pubblico interessato. I termini per presentare le osservazioni al Servizio SVA, stando agli atti, sono scaduti il 4 Maggio scorso.
Torniamo al punto: il gruppo di Minoranza consiliare guidata dalla Capogruppo Pisanu inoltra la richiesta di accesso agli atti all’attenzione della Sindaca l'8 Agosto, 3 giorni dopo la comunicazione informale resa dalla Prima cittadina in Consiglio. L'Ente comunale la protocolla il 10 Agosto. Gli atti ufficiali vengono consegnati alla Capogruppo il 10 Settembre, 4 giorni fa.
“Abbiamo scelto la via formale dell'accesso agli atti – spiega oggi la Capogruppo Pisanu - ottenendo quanto più di assurdo, ma vero, confermato in atto pubblico della mancata pubblicazione in Albo Pretorio”.
Quello che la Consigliera definisce “assurdo” è la ricostruzione del quadro della situazione attraverso le comunicazioni arrivate al Comune di Bolotana dal Dicembre 2019 ad Agosto2020: “abbiamo avuto la possibilità di agire, di muovere obiezioni - dice Antonella Pisanu anticipando quello che sarà il cuore del dibattito da affrontare - banalmente, questa Amministrazione si è lasciata sfuggire l’occasione di rimettere in gioco tutto o almeno di fare un tentativo per restituire la parola alla comunità”.
Ed è proprio a fronte di quanto emerso dagli atti che il gruppo di Minoranza composto dalla stessa Pisanu e da Fabrizio Tanchis, Armando Saba e Manolo Deriu, utilizzando nuovamente la dicitura “con urgenza”, ha avanzato ufficiale richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto alla partecipazione del pubblico. Nella stessa richiesta i Consiglieri richiamano le due comunicazioni inviate dalla Regione al Comune e che inchiodano ai fatti documentali non lasciando margini di interpretazione: una è datata 18 Dicembre ed è quella che informa l'Ente sull'avvio della procedura di Via per il raddoppio di Coronas Bentosas, l'altra è datata 13 Marzo ed è quella in cui si informano gli enti interessati del termine di 60 giorni per trasmettere i propri pareri e si chiede al Comune di Bolotana di provvedere alla pubblicazione dell’avviso nel proprio Albo pretorio informatico.
I due punti all'ordine del giorno individuati dal gruppo di Minoranza sono stringenti:
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Mancata pubblicazione in albo pretorio di atti obbligatori in capo al Sindaco e agli Uffici comunali competenti, nel merito dell’avvio della procedura di VIA
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Discussione aperta nel merito della richiesta di sospensione della procedura di VIA e riavvio dei tempi di pubblicazione utili per la presentazione di osservazioni al pubblico interessato
Il tempo, anche in questo frangente, giocherà la sua parte: la convocazione del Consiglio deve avvenire entro 20 giorni dalla presentazione della richiesta, che è stata protocollata oggi.
Intanto, sul versante dei chiarimenti attesi anche fuori dall'aula istituzionale, salta ancora l'incontro tra la Sindaca Motzo e il gruppo di cittadini che lo scorso giovedì mattina si erano recati in Comune a chiedere spiegazioni sul caso: inizialmente previsto tra oggi e domani, l'incontro è rinviato a data da destinarsi per gli impegni della Prima Cittadina.
Infine, ieri mattina nel muro de S'Iscala Manna, è comparsa una scritta anonima con la dicitura “A fora su sindigu” (“fuori il Sindaco”): sull'accaduto Annalisa Motzo ha rilasciato dichiarazioni alla Stampa ponendo la scritta in relazione diretta con la questione del raddoppio della discarica e con il dibattito che ne è scaturito, sostenendo che vi sia un tentativo di creare un “clima di tensione” e che le si muovano accuse infondate con affermazioni che intende portare in Procura.