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Bolotana. Scritte minatorie contro il veterinario, la Minoranza consiliare: “siamo ancora un paese perbene?”

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BOLOTANA. Una scritta secca e un messaggio inquietante hanno spezzato la tranquillità di una domenica mattina qualsiasi. Il paese di Bolotana si è svegliato ieri di nuovo al cospetto di una situazione che fino a poco tempo fa sarebbe stata davvero inusuale, ma che ora, a sole due settimane dall'incendio doloso che ha distrutto due mezzi appartenenti ad una famiglia residente di origini rom, sembra trascinarlo fuori da se stesso per proiettarlo in un altrove fin qui inesplorato.

Andrea Lai sei morto. Vattene”: così qualcuno ha scritto sul muro di fronte alla sede dell'Assl, nella centralissima Via Rma, lasciando pure per terra due cartucce.

Un avvertimento terribile che ha come obiettivo il dottor Lai, veterinario che da anni lavora nel paese, persona perbene e professionista disponibile e stimato.

Mentre sull'accaduto indagano i Carabinieri guidati dal Maresciallo Antonio Laezza, il gruppo della Minoranza consiliare sceglie di non restare in silenzio di fronte ad una scritta che sembra aprire una voragine dalla quale in tanti vorrebbero evitare di farsi risucchiare.

Di seguito, integralmente, la nota stampa firmata dalla Capogruppo di Minoranza Antonella Pisanu e dai Consiglieri Fabrizio Tanchis e Manolo Deriu:

Riteniamo opportuno manifestare con forza e, come già fatto in altre occasioni, condannare quanto avvenuto domenica 18/10/2020.

I consiglieri comunali di minoranza sono vicini al Dr Andrea Lai per la scritta intimidatoria apparsa nei pressi dell’ambulatorio veterinario di Bolotana. Un professionista serio oltre che amico a cui manifestiamo tutto la nostra solidarietà umana e istituzionale.

La domanda che facciamo alla nostra comunità è: “siamo ancora un paese perbene?”. La facciamo convinti che tali gesti appartengono a persone di immensa ignoranza e che speriamo non abbiano nulla a che vedere con la nostra cultura e il nostro modo di fare e di essere.

Un atto che probabilmente non ci porta neanche dietro nel tempo. Episodi di cui nessuno ha memoria e forse segnale di un enorme malessere generale a cui l’Istituzione prima di tutto deve cercare di dare risposta

 

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