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Marghine: l'agroalimentare per rilanciare il territorio

Confindustria punta sul settore ma chiede l'impegno della politica

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MACOMER. Nel settore agroalimentare che, secondo i dati nazionali, resiste alla crisi, il Marghine svolge un ruolo da protagonista in Sardegna, producendo da solo più della metà del fatturato complessivo del settore in Provincia di Nuoro. La lavorazione del latte e della carne, la produzione di pane e dolci e di alimenti e mangimi per animali può essere la chiave per il rilancio del territorio?
La risposta del convegno organizzato stamane dalla Confindustria della Sardegna Centrale è positiva. Ma è legata al realizzarsi di diverse condizioni, ora mancanti o solo parzialmente realizzate, per le quali il mondo dell'impresa (ma anche quello del lavoro) si è appellato alla politica, ricevendo una risposta che sembra positiva.
Questa la sintesi di ciò che è venuto fuori nei tanti interventi di una mattinata che ha visto anche la partecipazione imprevista degli operai di Ottana Polimeri, che hanno chiesto e ottenuto di poter parlare per esprimere la loro forte preoccupazione per la crisi che sta investendo la loro azienda. Andrea Podda, portavoce delle istanze, ha spiegato: “le vendite calano e noi, che siamo quasi tutti giovani, non vogliamo finire già fuori dal mercato del lavoro”. Le richieste degli operai sono quelle che da tempo tutto il complesso produttivo chiede: più attenzione e attivismo da parte della politica, soprattutto per incidere sui costi dell'energia e dei trasporti che impediscono alle aziende sarde di poter competere con quelle del continente.
Si potrebbe partire da qui, da questo intervento 'fuori luogo' di lavoratori del settore chimico in un convegno sull'agroalimentare, per riassumere la mattinata: perché se c'è chi si chiede se industria, anche pesante, e produzione di cibo di qualità possano convivere, la risposta della politica e dell'impresa è stata ancora una volta positiva.
Lo ha ribadito il sindaco di Macomer Antonio Succu, che nel suo intervento ha nuovamente escluso possibili conseguenze negative per allevamenti e coltivazioni del territorio dalla presenza di un inceneritore nella piana di Tossilo. Lo ha detto anche l'assessora regionale all'Industria Maria Grazia Piras: “le monocolture non hanno futuro: un territorio si sviluppa solo con tutti i settori, e del resto le zone dove l'agricoltura crea più ricchezza sono anche quelle dove l'industria è più sviluppata”.
Ma le considerazioni portata dagli operai della Polimeri sulla concorrenzialità della produzione in Sardegna sono anche le stesse che sono state portate avanti da numerosi intervenuti. “Serve un intervento a breve termine su trasporti ed energia”, ha detto Meloni delle Fattorie Gennargentu; “questo territorio ha bisogno di infrastrutture per competere”, ha detto fra le altre cose il padrone di casa, Roberto Bornioli presidente di Confindustria. E a questo proposito, l'assessora Piras ha confermato l'intenzione della nuova Giunta Regionale di perseguire la metanizzazione dell'isola: “stiamo dando un'accelerata, e le reti stanno procedendo anche grazie a nostri importanti finanziamenti”.
Accanto alle infrastrutture, un altro tema sottolineato è stato quello ormai famigerato della necessità di semplificare e migliorare le procedure dell'Accordo di Programma: “abbiamo chiesto di intervenire sul credito d'imposta”, ha detto il sindaco Succu, “ma ci hanno risposto che per questo bisogna parlare con l'Agenzia delle Entrate: non possiamo più attendere, dobbiamo creare la nostra Agenzia sarda”. Di questo ha parlato ancora l'assessora Piras: “abbiamo avviato la riforma dei consorzi fidi, per stimolarli ad accorparsi e diventare più forti per sostenere le imprese”.
Urgente, inoltre, un altro tema, quello della difesa del marchio e dell'italianità dei prodotti, soprattutto all'estero: la lotta alla contraffazione è stata citata da Bornioli e ripresa dall'assessora regionale all'Agricoltura Elisabetta Falchi. “Sarebbe veramente sciocco non rendersi conto che questo dimostra quanto i prodotti italiani, e anche sardi, sono richiesti in tutto il mondo: per questo dobbiamo imparare a non ragionare più per compartimenti stagni e collaborare”. I prodotti sardi, ha detto Falchi, “non solo sono di qualità, ma hanno anche un particolare contenuto emozionale che spesso li fa preferire agli altri”; la Sardegna, inoltre, parteciperà all'Expo che comincerà fra pochi mesi a Milano. La Regione sta lavorando per aiutare la aziende isolane, e come detto dall'assessora Piras “saranno privilegiate le reti di imprese più che le partecipazioni individuali”.
Un'attenzione particolare, infine, è stata riservata all'Istituto Tecnico Superiore di Macomer, che da pochi giorni ha cominciato le lezioni del nuovo corso per la formazione di tecnici del settore agroalimentare. Un grande applauso, poi, ha sottolineato la consegna di una targa come riconoscimento al grande impegno del panificio Bulloni di Bitti, azienda importante del settore che era stata duramente colpita dalle alluvioni del novembre 2013 e che si è contraddistinta per “tenacia e forza, oltre che eccellenza” nel rialzarsi e continuare la sua attività di esportazione in tutto il mondo.

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