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Ottana. Industria: lavoratori in allarme e scadenze alle porte

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OTTANA. I lavoratori del reparto Tas (Trattamento acque di scarico) del CIP, Consorzio Industriale Provinciale, hanno diffuso una nota indirizzata al Presidente CIP Nuoro e alle segreterie Provinciali di CGIL CISL UIL FINDICI nella quale si chiede la convocazione di un incontro tra sindacati e azienda per discutere  “le tematiche e i problemi emersi inerenti la nuova organizzazione del lavoro del 01/06/2014 e ivi compresi, gli stati applicativi contratto decentrato” e la questione dell'inquinamento e della moria di pesci nel Tirso verificatasi tra la fine di Luglio e l'inizio di Agosto di quest'anno, sulla quale indaga la Procura di Nuoro.
Come lavoratori – si legge nella nota - prendiamo l’assoluta distanza e ci avvarremmo di tutte le  tutele del caso,   dagli intenti e dalle dichiarazioni che Clivati avrebbe fornito agli enti ufficiali: una versione  dei fatti che non corrispondente alla realtà, nella quale si ribalta alla gestione del depuratore consortile la responsabilità dell’accaduto”.

Una nuova grana per Paolo Clivati, patron di Ottana Energia, che entro la fine di Ottobre sarà richiamato al Ministero dello Sviluppo Economico per l'incontro decisivo sulla questione della concessione del Regime di Essenzialità per la Centrale Elettrica.

Nella mattinata di ieri, a Macomer, gli operai di Ottana Polimeri, azienda che produce il Pet facente capo  sempre a Clivati, erano intervenuti al convegno organizzato da Confindustria Nuoro sull'Agroalimentare, lanciando un grido d'allarme per la fine della Cassa Integrazione Ordinaria e lo spettro sempre più reale, che segnerebbe un punto di non ritorno, di quella Straordinaria, ottenendo l'attenzione dell'Assessora Regionale all'Industria Maria Grazia Piras, prensente all'incontro.

A complicare ulteriolmente il quadro della situazione, la diffida ricevuta dalla Società Ottana Energia dal Settore Ambiente, Agricoltura e Polizia Municipale della Provincia di Nuoro lo scorso 30 Settembre, con la quale si chiede alla Società di presentare, entro 30 giorni “un progetto con relativo cronoprogramma finalizzato al rispetto delle BAT (acronimo di Best Available Techniques, ovvero le migliori tecniche disponibili a tutela dell'ambiente) che ad oggi non risultano applicate all'impianto esistente”.
Se entro il 30 Ottobre dunque il progetto non sarà presentato, e quindi in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte dalla diffida, Ottana Energia rischia la revoca dell'AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale, e la chiusura degli impianti.

Un inizio di autunno decisamente complicato per l'imprenditore milanese Paolo Clivati, che ieri, a margine del Convegno macomerese sull'Agroalimentare, rispondendo ad alcune nostre domande, ha espresso l'intenzione di non abbandonare il campo: “Resisterò. Se anche il Governo non dovesse concedermi l'Essenzialità, non scapperò da Ottana.”

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