BORORE. Vivace clima elettorale quello che si registra nel Comune di Borore.
Dopo la notizia dei giorni scorsi, che dava conto delle verifiche in corso da parte della magistratura nei confronti della Cooperativa Sacro Cuore per presunte irregolarità nella gestione della struttura ex POA, il Sindaco Tore Ghisu aveva, tra le altre cose, dichiarato: “Non vorrei che questa vicenda possa avere a che fare col clima preelettorale”.
Un'affermazione che evidentemente non è piaciuta al Circolo del PD di Borore, che nella nota stampa da noi pubblicata nel pomeriggio di oggi, ha definito “vergognose le insinuazioni del Sindaco”.
A stretto giro è arrivata la risposta di Tore Ghisu:
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“Vorrei precisare che mi sono limitato a constatare il fatto che, stranamente, in quest'ultimo periodo (proprio a ridosso delle elezioni) la tensione, su segnalazioni non meglio precisate, si è concentrata sull'operato dell'Amministrazione Comunale di Borore e nello specifico su due vicende in particolare: la scuola materna e l'affidamento in gestione dell'ex POA .
Credo di non aver bisogno – prosegue il Sindaco - di esprimere attestati di stima alla cooperativa Sacro Cuore: è una realtà che non solo è l'orgoglio del paese, ma anche una delle migliori realtà nel campo dei servizi alla persona a livello regionale.
Forse qualcuno che oggi scrive a nome del PD di Borore, dimentica che negli anni scorsi ha avuto un ruolo nel tentativo di cancellare o ridimensionare una proficua esperienza di gestione affidata alla stessa cooperativa nel nostro paese.
Respingo al mittente le insinuazioni e le accuse di utilizzare alcunché di questa spiacevole vicenda a mio favore. Non è nel mio stile e anni di impegni pubblici lo stanno a dimostrare.
Inoltre, chi ha lavorato per escludere, anche dal tesseramento, alcune persone che sono a tutt'oggi rappresentanti del PD locale e che saranno candidati nella lista che mi onoro di guidare, non può parlare assolutamente di ricerca di gestione unitaria.
La nostra lista vuole rappresentare un processo di rinnovamento anche generazionale, così come le diverse sensibilità politiche, le competenze e le professionalità che rappresentano il nostro paese.
Infine, sono abituato personalmente e quotidianamente a confrontarmi con tutti, a prendermi le mie responsabilità mettendoci la faccia, sul mio operato e su quello dell'Amministrazione che rappresento e non a nascondermi dietro sigle di circolo o di partito”.

