La nostra comunità vive una fase drammatica sotto ogni punto di vista: centinaia di lavoratori espulsi dalle fabbriche e privati degli ammortizzatori sociali, per i quali il Comune è in grave ritardo nell’attuazione perfino delle misure tampone concordate a livello regionale, come i cantieri verdi; il futuro estremamente incerto che grava sugli addetti all’inceneritore e la crisi irreversibile della Tossilotecnoservice, utilizzata per anni come carrozzone clientelare in cui sistemare parenti ed amici; il triste primato del nostro territorio nelle patologie tumorali, confermato dai dati del Registro Tumori; la perdita di pezzi importanti della nostra storia e dell’economia del territorio, dal carcere, ai Saveriani, al Costantino, alla Mostra regionale del Libro; i ritardi ingiustificabili nel potenziamento dei servizi sanitari, dalla RSA alla Riabilitazione; la fuga inarrestabile dei giovani, con la città ormai prossima a scendere sotto la soglia dei 10.000 abitanti.
Di fronte a questo autentico disastro, di cui la coalizione sovranista e di centrodestra al governo del Comune porta una parte significativa di responsabilità , il Sindaco Succu ed i suoi principali collaboratori – invece di cercar di unire tutte le energie della città attorno ad un progetto di rilancio - non sanno fare di meglio se non attaccare con virulenza inaudita tutti coloro che cercano di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la gravità della situazione.
In una prima fase l’intolleranza della Giunta Succu aveva come bersaglio principale i consiglieri di opposizione, sottoposti ad una gestione arrogante ed antidemocratica dei lavori del Consiglio ed al tentativo di limitarne le prerogative, dal diritto di accesso agli atti, alla possibilità di esprimersi in modo paritario in Consiglio comunale.
Oggi, di fronte all’aggravarsi dei problemi ed alla sua incapacità di dare risposte, gli amministratori comunali si dimostrano refrattari ad ogni forma di dissenso anche fuori dal Consiglio comunale e chiunque osa esprimere un parere discordante o di semplice critica viene fatto oggetto di sprezzanti giudizi non sulla politica, ma sul piano personale, come è di recente avvenuto nei confronti di un esponente dei giovani del PD.
Tuttavia ciò che meglio esprime questa grave involuzione antidemocratica ed autoritaria del sindaco Succu e dei principali esponenti della sua maggioranza, con particolare riferimento al Consigliere Congiu ed al vice sindaco Rossana Ledda, è la pesante campagna intimidatoria verso gli organi di informazione, con giudizi offensivi e liquidatori verso le persone che vi collaborano in sede locale, con la pretesa assurda di insegnare loro come svolgere la loro professione e soprattutto come non disturbare il manovratore.
Quando si arriva a mettere in discussione l’autonomia dell’informazione, vuol dire che si è davvero toccato il fondo e che non si ha più nulla di costruttivo da dire o proporre alla propria comunità , in quanto si è smarrito perfino il valore profondo della democrazia e della libertà di opinione.
Se mai ce ne fosse bisogno,tutto ciò è confermato dal gravissimo rifiuto della Giunta Succu di rendere operativo il referendum consultivo, disattendendo una mozione votata all’unanimità dal Consiglio comunale e privando i cittadini del diritto di esprimere la loro opinione sulle scelte più importanti, come il diritto alla salute e la gestione dei rifiuti.
Ha un qualche senso che la città venga ancora per due anni sottoposta a questo calvario? Si interroghi il sindaco se non sia preferibile ridare al più presto la parola ai cittadini e dotare la città un governo realmente rappresentativo, che non sia espressione di una esigua minoranza di elettori, come quello attuale.