Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Gina Falchi sul Cpr di Macomer : "Io dico NO, è una scelta deleteria e i cittadini sono contrari"

L'intervento della Candidata Gina Falchi sul Cpr nell'ex Carcere di Macomer

Condividi su:

 

La volontà dell'amministrazione comunale di attivare a tutti i costi a Macomer il CPR (Centro di permanenza e rimpatrio per gli immigrati) è l’ennesima conferma del fallimento delle politiche economiche dell’attuale amministrazione comunale. Lo stesso sindaco Succu lo ammette per primo, quando sottolinea che, nei prossimi tre anni, solo per aver aderito alla rete dello Sprar, arriveranno 3 milioni di euro. Insomma, si fa cassa sulla pelle degli immigrati, segno evidente che non ci sono idee e non si ha il coraggio di programmare una seria politica di investimenti per il rilancio del territorio. E se l’unico modo per reperire risorse finanziarie è quello di fare affidamento sui fondi che lo Stato garantisce per l’accoglienza diffusa, allora è evidente che siamo perfettamente allineati alla politica di stagnazione del governo regionale e di Roma.

Anche per il CPR è prevista la medesima concessione di risorse economiche da parte dello Stato solo che, a differenza dello Sprar, sarà gestito dalla Prefettura e non dalle amministrazioni comunali coinvolte, perciò non sarà il comune ad avere il controllo diretto della situazione. Insomma, è un modo per far finta di respingere i non aventi all’asilo o al permesso di soggiorno, ma li si fa rientrare dalla finestra.

Inoltre l’atteggiamento dell'amministrazione è oltremodo irrispettoso dell’opinione dei cittadini, i quali sono per la maggior parte contrari all’apertura del CPR. Si continua inoltre  a non dire la verità ai nostri concittadini perchè è chiaro a tutti che non riaprirà il carcere con le caratteristiche per cui la casa circondariale di Macomer è nata, ma una struttura differente, che non restituirà tutti i posti di lavoro persi. Inoltre, il sindaco taccia i suoi oppositori di seminare disinformazione, mentre è il primo a dare un’informazione scorretta sull’accoglienza.

Infatti, come recita il decreto Minniti, dovrebbe scattare “una clausola di salvaguardia che renda esenti i Comuni che appartengono alla rete dello Sprar o che abbiano già formalmente manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza”. Quindi queste due forme di accoglienza non possono coesistere nello stesso luogo e, dal momento che, come afferma lo stesso sindaco Succu, il 2 ottobre scorso è stato scelto il soggetto promotore ed è stata presentata la documentazione che ha fatto scattare la clausola di salvaguardia, è ancora più incomprensibile la sua posizione e il perché di tanta solerzia nel voler accogliere i migranti in un numero superiore rispetto a quelli previsti anche in relazione alle condizioni sociali ed economiche della nostra città. A pensar male parrebbe che la riapertura di tale struttura altro non sia se non una forma di propaganda politica volta a raccattare voti in vista delle prossime elezioni, trascurando quindi il rischio di una ghettizzazione del capoluogo del Marghine, che attende il concreto rilancio del territorio mediante serie politiche sul turismo e sulla valorizzazione ambientale dei suoi luoghi.

Gina Falchi – Candidata Sindaco per la città di Macomer – Movimento
Cristiano Forza Popolare.

Condividi su:

Seguici su Facebook