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Bolotana. Regolamenti, rinvii e Fondi Perenti: la cronaca dal Consiglio Comunale e qualche precisazione

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BOLOTANA. Consiglio Comunale contrassegnato da una certa tensione quello andato in scena Venerdì sera a Bolotana, nel quale si sono affrontate le diverse questioni inserite all'ordine del giorno.

Anzitutto, si è proceduto alla surroga della dimissionaria consigliera (nonché capogruppo di maggioranza) Michela Becciu: al suo posto entra in Consiglio Giuliano Cabras. Ancora non è stato individuato invece il Consigliere che ricoprirà il ruolo di capogruppo.

Con l'ormai usuale sottolineatura ad avvio seduta sui tempi di convocazione delle riunioni di capogruppo - “a ridosso del Consiglio” - e sull'accesso agli atti nei tempi stabiliti dal Regolamento Comunale, la capogruppo di minoranza Antonella Pisanu ha chiesto ed infine ottenuto il rinvio del punto all'ordine del giorno aggiuntivo per la nomina del revisore dei conti, slittato al prossimo Venerdì pomeriggio.

L'assemblea, nel corso dei lavori, ha approvato uno solo dei due regolamenti presentati dall'Amministrazione, quello relativo ai servizi cimiteriali, che viene integrato da una serie di articoli che attengono alle procedure di cremazione.

L'approvazione del nuovo regolamento riguardante la Comunità Alloggio Anziani è stata invece rinviata dopo una dura contrapposizione all'unisono del gruppo di minoranza consiliare (presenti tutti, compreso il consigliere Armando Saba) che, dopo la relazione fatta dall'Assessora Anna Rita Ortu, ha contestato una serie di errori sostanziali e carenze, bollando il testo come “peggiorativo rispetto a quello vigente”: “le tabelle dietetiche non sono di competenza del Servizio di Igiene Pubblica – ha chiarito Fabrizio Tanchis contestando quanto scritto sul nuovo regolamento – e poi mi chiedo come mai è stata tolta la figura professionale del cuoco. Faccio notare che tra il personale ausiliare non può rientrate questa figura”.

Abbiamo riportato pedissequamente quello che c'è nelle direttive regionali” - ha risposto l'Assessora Ortu. Proprio sulle direttive regionali la minoranza ha però insistito sul fatto che la delibera giaccia ancora presso la Commissione consiliare regionale.

Non solo, perché la capogruppo Pisanu, chiedendo il rinvio dell'approvazione, ha rilevato una serie di problemi: “si sta modificando il capitolato d'appalto con il servizio in essere? Si può fare? Lo si fa in vista del nuovo bando di gara ma lo si vorrebbe far entrare in vigore a servizio in corso – ha ribadito più volte - E da quando il Comune stabilisce la retta da pagare?”.

A rafforzarne la posizione, l'intervento di Armando Saba che, dichiarandosi d'accordo solo sulla modifica che assegna l'onere degli interventi straordinari in capo al Comune, specifica: “siamo seri per favore, la retta non può assolutamente essere stabilita da una Giunta Comunale”.

A rispondere alla richiesta di rinvio la Sindaca Annalisa Motzo: “noi lo mettiamo ai voti e poi vediamo”.

Nell'inaspettato ruolo di mediatore, il Consigliere Saba ha cercato di abbassare i toni: “evitiamo il muro contro muro e l'approccio di decidere a colpi di maggioranza. Ci sono degli aggiustamenti da fare. Rinviamo l'approvazione, sediamoci e facciamoli insieme”.

Nessun muro contro muro, ma se ci si pone su atteggiamenti contrapposti di presunti scienziati … - risponde tagliente Annalisa Motzo - questo regolamento serve prima della pubblicazione del nuovo bando di gestione. Le vostre osservazioni sono legittime, per cui chiedo al consiglio di esprimersi su questo: rinviamo o accogliamo le osservazioni e approviamo in via temporanea per poi integrarlo non appena le linee guida saranno approvate dalla RAS?”.

Interviene nuovamente Saba per cercare di evitare il voto e la sua mediazione questa volta va in porto: la Sindaca chiede una sospensione della seduta per confrontarsi con la sua maggioranza. Alla fine la decisione sarà quella di stralciare il punto all'ordine del giorno sino all'approvazione definitiva delle linee guida regionali e di accogliere e verificare le osservazioni portate dal gruppo di minoranza.

Fortunatamente nessun intoppo invece per il Regolamento Cimiteriale, approvato all'unanimità.

L'assemblea passa dunque al punto forse più atteso della riunione: la risposta all'interrogazione presentata dalla minoranza sui Fondi Perenti, ossia sul finanziamento di quasi 58 mila euro che Bolotana ha perso definitivamente.

La Sindaca procede alla lettura della lunga ricostruzione documentale che parte dall'anno 2005, già pubblicata dal nostro sito e alla quale vi rimandiamo per la lettura integrale ( tra l'altro, alla stessa ha risposto l'ex Sindaco Francesco Manconi con una ulteriore nota): in sintesi, attraverso la documentazione portata in aula, Annalisa Motzo attribuisce la responsabilità del definanziamento di 58 mila euro ai suoi predecessori, ossia alle due amministrazioni guidate da Francesco Manconi.

In sostanza, il Comune di Bolotana non ha mai risposto in modo completo alle diverse sollecitazioni giunte dalla Regione e, secondo la Sindaca Annalisa Motzo, la somma era di fatto già stata definanziata dal 2015. Nessuna responsabilità dunque da parte della sua gestione amministrativa, che avrebbe ricevuto come unica comunicazione ufficiale quella della chiusura della procedura e quindi dello stralcio definitivo delle somme nel Febbraio 2018.

Mistero risolto”: così avevano titolato i consiglieri di maggioranza il comunicato stampa che invitava i cittadini a partecipare al consiglio. Eppure qualche passaggio poco chiaro continua ad esserci.

Annalisa Motzo e la sua maggioranza s'insediano infatti a Giugno 2017, dopo le Amministrative dell'11 dello stesso mese.

Fonti regionali ci confermano che c'era uno spazio di manovra anche per il Comune di Bolotana fino al termine del 31 Dicembre 2017. Non è però da escludere che gli uffici regionali non sappiano che di quel fondo il Comune di Bolotana ha speso in realtà meno della percentuale di anticipo del 10% che aveva già incamerato, come si è poi scoperto grazie alla ricostruzione storica fatta dopo l'interrogazione della minoranza.

Se nella ricostruzione portata in aula dall'attuale maggioranza emerge palesemente e inequivocabilmente una responsabilità politica imputabile alle amministrazioni precedenti, è anche vero che i circa 6 mesi che trascorrono dall'avvio della nuova legislatura al termine fissato a fine anno sono di competenza di questa amministrazione.

Alla fine, gli ormai famosi 57.866 euro di fondi perenti il Comune di Bolotana li perde ufficialmente non perché non ha speso i fondi e quindi non ha potuto rendicontare quei lavori, ma perché non ha risposto in nessun modo alla richiesta giunta da Cagliari: a dirlo sono i documenti, sempre loro.

A far sorgere qualche dubbio rispetto al “definiziamento di fatto già dal 2015” sostenuto dalla Sindaca ci pensa - oltre che la Regione stessa, che si ritrova i fondi iscritti nel proprio Bilancio del 2016 e che invia, nel Maggio del 2017, al Comune l'avviso della chiusura della procedura invitandolo a comunicare le proprie intenzioni nel merito - la Corte dei Conti, che nella sua lunga relazione deliberata il 27 Novembre del 2017, a seguito di una precisa istruttoria, suddivide e classifica secondo le diverse situazioni creditorie i Comuni: è l'organismo di rilievo costituzionale e con funzioni di controllo e vigilanza in materia di spesa pubblica che inserisce il Comune di Bolotana tra quelli con “intera somma iscritta tra le perenzioni aperte” e lo fa, appunto, alla fine del 2017.

Perché dunque non si risponde alla nota ufficiale arrivata a Maggio nel palazzo Municipale almeno per dare un segno di avvenuto riscontro se non per aprire una possibile interlocuzione? Quando la nuova amministrazione acquisisce quella nota regionale, quando la verifica e quando si rende conto di non poter rendicontare alcunché perché si è speso poco più del 5% del totale? Interrogativi ai quali non si è data risposta nel corso dell'assemblea.

Dopo tutta questa vicenda (che ha quantomeno consentito di aprire uno squarcio sulla gestione del Municipio, di far chiarezza e che quindi si potrebbe anche valutare positivamente) ci si potrebbe persino porre una domanda che esula dal livello strettamente politico della questione: ma l'apparato tecnico-amministrativo del Comune di Bolotana ha forse qualche problema di funzionamento?

 

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