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Bolotana. Lettera Aperta del Sindaco Manconi: "il vostro resoconto è un tentativo di mistificare"

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Bolotana. Riceviamo e pubblichiamo volentieri integralmente la lettera aperta che il Sindaco di Bolotana Francesco Manconi ha inviato alla nostra Redazione dopo la pubblicazione dell'articolo che dava conto di quanto accaduto nell'ultimo Consiglio Comunale Cittadino, in riferimento alla vicenda delle ex Colonie Montane di Monte Senzelo, di cui ci siamo occupati il mese scorso dando la notizia dell'intenzione dell'Unione dei Comuni di Alienare il bene ( vi rimandiamo all'articolo) e, successivamente, dando conto della richiesta delle opposizioni consiliari di discutere il tema in Consiglio Comunale ( vi rimandiamo all'articolo ). 

Di seguito, l'intervento del Sindaco: 

Ho letto il resoconto da Lei fatto della seduta del consiglio comunale del 30 u.s.
È palese il tentativo di mistificare. È evidente un certo strabismo e la dimostrazione di non essere super partes, qualità deontologica che deve essere una delle doti principali di chi fa informazione che deve  essere si libera ma soprattutto completa.
Primo punto: non ha riportato gli interventi fatti da alcuni consiglieri di maggioranza, dai contenuti molto importanti,  che hanno dato spessore e qualità alla seduta.
Secondo punto: spero non abbia la presunzione di rappresentare l'unica fonte di informazione del Globo terrestre quando si parla,appunto, dell'informazione sulla proprietà.   A tal proposito La pregherei di verificare i resoconti di altri organi di stampa, compresi i social, e si renderà conto della errata informazione data , che le ribadisco è  stata fonte di strumentalità e polemiche. E' stato detto che la delibera consiliare del 1980 che ha creato molti equivoci, con tutto il rispetto, non ha nessun valore ai fini del possesso. Ha valore giuridico esclusivamente l'atto di compravendita. Le vorrei far notare che la questione del possesso del bene  che Lei ha tentato di banalizzare, e' elemento sostanziale e quindi centrale di tutta la vicenda.  Altro che
presunte tattiche politiche. Era assolutamente prioritario ribadire che si stava dibattento di proprieta' altrui.

Rispetabilissimi i sentimenti Deamicisiani di affetto verso il sito  (mi risulta che anche i cittadini Illoraesi  abbiano analoghi sentimenti) ma quando si amministra un patrimonio pubblico e ci sono responsabilità, i sentimenti passano in secondo piano ed è necessario essere pragmatici.
Terzo punto: ha omesso di riportare che da parte dell'Unione sono stati fatti diversi tentativi per farlo gestire, compreso un avviso pubblico, purtroppo falliti. Quanto sopra  significa che il sito al momento non è appetibile, che purtroppo non esiste alcun interesse a sviluppare un progetto in quell'area. È conseguente, quindi, che il patrimonio in questione diventa un pesante onere per il possessore del bene. È stato anche detto che gli Enti Locali non sono preposti a costruire alberghi e altre strutture che poi non sono in grado di gestire  (purtroppo la
tendenza del passato si è rivelata nefasta. Vedasi la situazione in Sardegna relativa alle proprietà immobiliari degli Enti locali).
Le sembra tutto ciò banale e superfluo per non essere riportato?
Insisto. Sono figli di un Dio minore i consiglieri di maggioranza dei quali non è stato riportato nessun intervento?
Ha il potere e il diritto l 'unione dei comuni del Marghine di poter disporre liberamente di un bene di sua proprietà, e rispondere dei propri atti, non solo alla comunità bolotanese, ma a tutta la cittadinanza del Marghine?
Le assicuro che non esiste nessuna volontà di imbavagliare la stampa, ma semplicemente la richiesta di dare notizie il più possibile veritiere e imparziali.
Cordialmente.

Francesco Manconi

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